GOODWOOD REVIVAL È IL PIÙ GRANDE RADUNO DEL MONDO DI AUTO STORICHE DA COMPETIZIONE.
MA È MOLTO PIÙ DI UN SEMPLICE WEEKEND DI CORSE PER VETERANE:
È LA CELEBRAZIONE DI UN MONDO IN CUI “FARE E RIPARARE”
ERA UNO STILE DI VITA ANCHE NEL MOTORSPORT

Goodwood Revival è il più grande raduno di auto da competizione storiche del mondo.
Ma è molto più che un semplice weekend di corse per “veterane”: è la celebrazione di un mondo in cui “fare e riparare” era uno stile di vita anche nel motorsport.
Goodwood Revival, in fondo, è l’applauso di oggi all’artigianato e alla sostenibilità di un’epoca passata, in cui i beni erano fatti per durare ed essere amati.
Tutte le auto intervenute sono originali e magistralmente restaurate, inoltre molti degli abiti indossati dai presenti sono stati tramandati di generazione in generazione… si potrebbe dire che questo sia, con orgoglio, l’evento “second hand” più grande e glamour del mondo.
Per tre giorni gli spettatori sono stati immersi in un’esperienza musicale “non stop” oscillante attorno agli anni “60, attorniati da una flotta di Ford del 1932, accorse per il loro 90° anniversario… e poi un grandioso un luna park vintage, cinema, musica, balli… e, ovviamente, boccali di birra.
Un momento memorabile è stato il Le Mans Centenary Trophy, nel cui ambito sono stati battuti all’asta veicoli e cimeli di assoluto valore. Vanno senz’altro menzionati una Cooper-Zerex-Oldsmobile del 1961-64, una Mercedes-Benz SLR McLaren 722 S Roadster del 2009 e una Porsche 904 GTS Coupé del 1964, il tutto sotto gli occhi di una variegata platea di volti noti, che includeva tra gli altri l’ex pilota Martin Brundle, lo stilista Paul Smith, gli attore Stanley Tucci e Dominic West e l’ex top model Twiggy.
Non sono ovviamente mancati gesti di cordoglio per la scomparsa di Sua Maestà la Regina Elisabetta II. Un libro di condoglianze era disponibile per la firma degli ospiti e ci sono stati momenti di silenzio quotidiani, che hanno seguito la proiezione di un bellissimo film, con immagini inedite di The Queen a Goodwood nel corso degli anni.
Ora, che i motori tacciono, il pavese è stato smontato e gli abiti vintage sono stati appesi, si può davvero affermare che si è trattato di un’edizione memorabile di Goodwood Revival.
La manifestazione di Goodwood ha sempre riunito concorrenti provenienti da tutto lo spettro del motorsport e quest’anno non ha fatto eccezione, con quasi 30 diverse specialità rappresentate.
La 24 Ore di Le Mans, il Campionato del Mondo di Endurance, la Formula 1, la Formula E, il TT dell’Isola di Man, il Campionato del Mondo Superbike, IndyCar, NASCAR e i Campionati Touring Car (Mondiale, Europeo e Britannico) sono solo alcune delle discipline rappresentate.
I piloti includevano Campioni del Mondo di F.1 come Jackie Stewart, Jenson Button, Damon Hill e poi Karun Chandhok, Max Chilton, Scott Dixon, Dario Franchitti, Jimmie Johnson, Tom Kristensen, John McGuinness, Jean-Éric Vergne e Stoffel Vandoorne… e persino Rowan Atkinson (Mr. Bean).
Il Revive&Thrive Village (letteralmente Villaggio Rinasci e Prospera) ha debuttato quest’anno, sotto il segno degli approcci sostenibili “Make Do and Mend” (fare e Riparare) della Gran Bretagna del dopoguerra, rivisti attraverso una lente moderna.
Attraverso laboratori di cucito, dimostrazioni dal vivo e un’infinità di altre iniziative i visitatori hanno potuto immergersi immergersi in quella filosofia e respirare la nuova vita regalata agli oggetti di seconda mano.
Insomma il messaggio era chiaro: il vintage non è solo un gioco ma può diventare un virtuoso esercizio di salvaguardia e riciclo.
Il Freddie March Memorial Trophy ha ospitato straordinarie auto sportive degli anni “40 e “50 tra cui Jaguar C-Type, Aston Martin DB3S e Allard J2X, Jaguar E-Type, Ferrari 250 SWB e Aston Martin DB4 GT.
Per parte sua il RAC TT Celebration ci ha regalato una gara assolutamente emozionante con Jenson Button e Harrison Newey al comando fino a quando la loro Jaguar E-type Lightweight non ha esalato l’ultimo respiro subito dopo il pit stop. E’ seguita un’avvincente battaglia tra le Cobra di Romain Dumas e Gordon Shedden… fino al ritiro di Dumas che ha lasciato a Shedden la vittoria.
La gara riservata alle splendide MGB (Lavant Cup) è stata invece vinta dal commentatore di Goodwood, Ed Foster, dopo una forsennata battaglia con Mark Cole (che si è fermato a soli tre minuti dalla fine).

Raccogliendo il testimone dal Festival of Speed di quest’anno, il Goodwood Revival ha celebrato alla grande il 75° anniversario della Ferrari, il 100° anniversario della Austin 7 e un commovente tributo a Graham Hill nel 60° anniversario del suo primo Campionato del Mondo di F1. Quasi tutte le monoposto guidate in passato da Graham hanno girato nelle mani di piloti di prestigio, capitanati ovviamente da Damon Hill e Jenson Button.
La 10° edizione della Settrington Cup, è stata sicuramente la gara più competitiva del fine settimana poiché abbiamo visto giovani “piloti” (I bambini di età compresa tra 4 e 10 anni) pedalare entusiasti sulle loro Austin J40. Il tracciato utilizzato era stato progettata per garantire che i bambini potessero sperimentare appieno le capacità della classica macchina a pedali J40, lasciando allo stesso tempo spazio per sorpassare, creando alcune momenti più che emozionanti per l’enorme folla che si era assiepata ai lati per vederli gareggiare.
Questa competizione ha un’enorme eco in Inghilterra e gode persino di una diretta televisiva.
La Freddie March Spirit of Aviation è tornata a GoodWood per il 22° anno, riunendo alcune degli aeroplani più eleganti e rari della storia dell’aviazione. Nel magnifico concorso d’eleganza “ante 1966” l’Hawker Hurricane del 1942, presentato da Aircraft Restoration, ha lasciato tutti a bocca aperta ed ha vinto il premio principale dopo un’attento esame di una giuria di esperti, tra cui alcuni veterani delle Red Arrows.

