Le case automobilistiche di quasi tutto il mondo hanno riconosciuto
i notevoli vantaggi della tecnologia delle sospensioni CVSAe,
soluzione che risulta assai importante per i veicoli elettrici,
che hanno esigenze particolari dovute al peso e al posizionamento dei pacchi batterie
Mentre guidiamo non ce ne rendiamo conto ma la nostra automobile è sottoposta, istante dopo istante, ad una miriade di differenti sollecitazioni. Pertanto, poggiando essa su ruote e pneumatici, per la nostra e altrui sicurezza risulta essenziale che ruote e pneumatici possano fare per bene il loro lavoro.
Il che tira subito in ballo le sospensioni, una componente quanto mai importante e ormai divenuta “intelligente”, come gran parte dell’automobile.
Risulta quindi più che interessante conoscere da vicino la tecnologia di smorzamento elettronico CVSAe, che si adatta costantemente alle mutevoli condizioni della strada, in base ai dati forniti da numerosi sensori di controllo della guida presenti a bordo. Un’unità di controllo elettronica elabora gli input dei sensori e regola in modo indipendente la valvola elettronica all’interno di ciascuno dei quattro ammortizzatori del sistema, regolandone istantaneamente la risposta e ottenendo caratteristiche di manovrabilità e comfort ottimali.
Al conducente quindi non resta che scegliere la modalità di guida preferita, spaziando da quella più confortevole a quella più sportiva.
“Le case automobilistiche di quasi tutto il mondo hanno riconosciuto i notevoli vantaggi della tecnologia CVSAe; – ha dichiarato Henrik Johansson, vicepresidente e general manager di AST, Tenneco – questa soluzione offre una gamma di regolazione incredibilmente ampia, che consente ai costruttori di comporre un profilo di guida e manovrabilità preciso per veicoli di qualsiasi dimensione o tipo. Questo risulta particolarmente importante per i veicoli elettrici, che hanno esigenze peculiari in fatto di componenti delle sospensioni dovute al peso e al posizionamento dei pacchi batterie”.


La tecnologia CVSAe è compatibile con i veicoli dotati di molle elicoidali e sospensioni pneumatiche e può essere utilizzata con ammortizzatori e/o montanti Macpherson.
Questa tecnologia, già scelta dalle principali case automobilistiche di tutto il mondo per oltre 75 modelli di veicoli, richiede una potenza elettrica minima, il che la rende la scelta ideale per i modelli ibridi e a batteria.
Poteva quindi farsi scappare questa opportunità una nuova (e assai ambiziosa) marca cinese come Li Auto?
Certo che no.
Ed ecco quindi che, poche settimane or sono, Tenneco ha annunciato che il nuovissimo SUV elettrico di lusso Li Auto L9 sarà dotato della sua tecnologia di sospensioni elettroniche.
Gli ammortizzatori CVSAe per il SUV L9 (il secondo modello del produttore e il terzo modello cinese con tecnologia CVSAe) saranno prodotti nel nuovissimo stabilimento Tenneco di Changzhou, che ha iniziato la produzione nel 2021 e dispone delle più recenti capacità di sviluppo, produzione e collaudo di sistemi di sospensione avanzati per applicazioni powertrain tradizionali e BEV.
Li Auto è ancora sconosciuta da noi ma in realtà è già leader nel mercato cinese dei veicoli a nuova energia. L’azienda progetta, sviluppa, produce e vende veicoli elettrici intelligenti premium e la sua “missione” dichiarata è “creare una casa mobile, creare felicità”.

La produzione in serie è partita nel novembre 2019 e la gamma attuale comprende i modelli Li L9 (un enorme SUV intelligente per sei passeggeri), Li L8 e Li ONE (grandi SUV premium a sei posti) e infine Li L7, un SUV un po’ più piccolo, per cinque passeggeri.
L’Azienda ha annunciato di aver consegnato in settembre ben 11.531 veicoli, con un aumento del 62,5% anno su anno. E si badi che ben 10.123 di queste auto erano L9, nel suo primo mese intero di consegne.
Settembre ha portato le consegne del terzo trimestre a 26.524, con un aumento del 5,6% anno su anno mentre le consegne cumulative 2022 di Li Auto hanno raggiunto 211.015 alla fine di settembre.

Ma se in Cina il veicoli elettrici puri sembrano ricavarsi uno spazio sempre più ampio nel mercato e nella fiducia degli automobilisti, la stessa cosa non si può dire se diamo un’occhiata al nostro piccolo mercato tricolore. Infatti un nuovo instant survey condotto da Areté (azienda leader nella consulenza strategica) ci dice che i costi delle auto elettriche disponibili sul mercato vengono oggi percepiti ancora come troppo elevati da gran parte degli italiani, complice anche l’incertezza economica legata allo scenario di crisi internazionale. In aggiunta, la confusione e la scarsa conoscenza delle diverse tecnologie fanno il resto.
L’indagine ha rivelato molto delle attuali tendenze di mobilità degli italiani: l’88% degli intervistati utilizza oggi una vettura con motore termico. E se cresce la quota di quanti si affidano alle soluzioni alternative (il 9% ha scelto l’ibrido e il 2% il full electric), va detto che ancora 6 italiani su 10 non hanno mai utilizzato, né provato una vettura elettrica.
Tra coloro che l’hanno testata, l’87% esprime un giudizio positivo, apprezzandone la silenziosità, la dotazione tecnologica di bordo, la comodità d’uso in città, il cambio automatico e l’accelerazione immediata. Solo il 13% ha riscontrato delle criticità alla guida.
Peraltro l’inasprirsi della crisi economica ed energetica sembra costituire un concreto freno all’acquisto: se a marzo l’87% del campione si diceva intenzionato ad acquistarla in futuro, ora la percentuale è scesa al 63%.
Le ragioni che guidano la scelta elettrica restano principalmente quella economica (51%) e quella ambientale (32%) mentre tra gli “scettici” prevalgono la sfiducia verso l’autonomia delle batterie (temuta da oltre metà del campione) e la diffidenza verso la tecnologia.
Da sempre uno dei temi chiave quando si parla di elettrico è il costo delle vetture: quanto sono disposti a pagare gli italiani per avere un’auto elettrica? La risposta è meno di 30mila euro, un dato che offre una spiegazione chiara del perché la diffusione di questi veicoli stenti ancora a decollare nel nostro Paese.
