Nell’ottobre di dieci anni fa scompariva Sergio Pininfarina

Nell’ottobre di dieci anni fa scompariva Sergio Pininfarina.
Imprenditore e designer, Cavaliere del Lavoro e Presidente di Confindustria dal 1988 al 1992 (e poi insignito della carica di Senatore a vita), Pininfarina ha guidato per decenni con mano sicura l’azienda creata dal padre Battista Pinin Farina portandola nel mondo, nel solco di una tradizione di eleganza e stile costantemente rinnovata con i più alti standard di bellezza e innovazione tecnologica.
Per celebrare la sua figura, il figlio Paolo, attuale Presidente del Gruppo Pininfarina, ha organizzato di recente una tavola rotonda presso il Centro Congressi Unione Industriali di Torino, con l’intento di ricordare un uomo che, nel corso di una vita lunga e piena, è diventato un simbolo del design e della storia industriale italiana, impegnato su più fronti con dedizione e responsabilità.
L’Azienda in primis e le scelte visionarie, che ne hanno allargato gli orizzonti geografici e settoriali; il mondo associativo e le prestigiose cariche ricoperte; l’impegno politico e l’afflato europeista; la fama e i riconoscimenti a livello internazionale.

Alla tavola rotonda, moderata da Marcello Sorgi, Giorgio Marsiaj ha ricordato il ruolo di Sergio Pininfarina nel mondo imprenditoriale e alla Presidenza di Confindustria, Luca di Montezemolo il rapporto ultradecennale sul fronte industriale con Ferrari e Maserati e l’impegno in Confindustria e nell’Alta Velocità.
E’ poi toccato ad Antonio Ghini ricordare il contributo di Pininfarina alla fase moderna del Cavallino e la proficua cooperazione da cui sono nati modelli iconici, Beppe Facchetti si è soffermato sul rapporto tra Sergio Pininfarina e la politica (da quando ne era totalmente estraneo a quando diventa parlamentare europeo e poi Senatore a vita) forte della grande esperienza associativa e della sua visione europeista, mentre Gianni Letta ha raccontato il lungo rapporto di amicizia e i momenti di incontro professionali e umani.

Ingegnere meccanico, Sergio Pininfarina prende le redini dell’azienda nel 1960 prima come direttore generale, poi come amministratore delegato, trasformandola da struttura artigianale a una realtà industriale grazie alla stretta collaborazione con le case automobilistiche. Con Sergio Pininfarina l’azienda si internazionalizza, si espande verso attività anche di tipo tecnico, fa dell’innovazione la propria missione, rende il design un lusso più accessibile, amplia la propria sfera creativa oltre l’automobile. Nella sua lunga carriera, Sergio Pininfarina firma alcune tra le più belle e importanti automobili della storia per marchi come Ferrari, Lancia, Alfa Romeo, Maserati, Peugeot. Nel 2006 infine diventa Presidente onorario e lascia di fatto la guida dell’azienda nelle mani dei figli Andrea (scomparso nel 2008 in un incidente stradale) e Paolo.

Nella galleria qui sopra, da sinistra: la bellissima Pininfarina BATTISTA, supercare elettrica attualmente in produzione / la rivoluzionaria Pininfarina X del 1960 /  la SINTESI del 2006, primo approccio all’automobile elettrica

Sergio Pinifarina, oltre ad essere un capitano d’industria, dalla fine degli anni “70 si impegna fortemente anche sul fronte associativo, in una fase molto delicata per il Paese, segnata dal terrorismo. Nel 1978 assume la presidenza dell’Unione Industriale di Torino e l’anno dopo, convinto che la sorte dell’Italia fosse anche legata al risanamento dei conti pubblici, sbarca a Strasburgo eletto al Parlamento europeo.
Proprio questo suo impegno nell’associazionismo imprenditoriale e a favore degli ideali europeisti lo porta nell’88 alla presidenza di Confindustria, altro mandato che esercita con l’impegno, il rigore e la determinazione che il mondo intero ancora oggi gli riconosce. Tra l’altro va ricordato che, a Sergio Pininfarina vengono conferite ben quattro lauree honoris causa.
Nel 2005 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi lo nomina Senatore a vita “per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo sociale” e nel 2007 il suo nome viene inserito nella prestigiosissima Automotive Hall of Fame di Dearborn, Michigan.

“In occasione del decennale della sua scomparsa desidero celebrare con un tributo pubblico un uomo che ha lasciato un segno importante nel nostro Paese oltre che, ovviamente, nella nostra Azienda e nella nostra Famiglia – ha dichiarato Paolo Pininfarina – È un modo per manifestare gratitudine per il suo operato e trasmettere la profonda competenza, visione e passione che hanno caratterizzato tutti gli ambiti della sua vita: professionali, politici, culturali e sociali. Un momento di riflessione e discussione tra le figure istituzionali, politiche e imprenditoriali che hanno condiviso il suo impegno e contribuito ai suoi successi”.

Il ruolo primario dell’azienda Pininfarina nel supportare i player tradizionali e le start-up nella transizione ecologica trova la sua migliore espressione al Salone di Parigi di quest’anno. VinFast presenterà infatti la sua gamma completa di veicoli elettrici, compresi i due SUV VF 8 e VF 9 (a destra) con interni ed esterni disegnati da Pininfarina; per parte sua il nuovo marchio NAMX introdurrà HUV (a sinistra) disegnato da Pininfarina, un SUV a idrogeno parzialmente alimentato da capsule rimovibili.