Nata nel 1995, Renault Megane entra nella sua seconda vita
con la versione E Tech full electric, pronta per quando, nel 2035,
verranno imposte per legge le vetture elettriche

di Marco Cortesi
Tredici anni ci separano dalla fatidica data del 2035, anno in cui in Europa non potranno più essere immatricolare autovetture con propulsione termica.
Questa scelta ha destato un mucchio di polemiche, alcune più ragionate, altre, più strumentali: l’opportunismo politico, in un periodo di populismi multicolore, regna sovrano. La realtà però è un’altra cosa.
La realtà sopravvive a questa o quella idea politica del momento, sovrasta ogni considerazione di opportunità. E la realtà, che si percepisce guidando la Mégane E-Tech, dice che, se la tecnologia progredirà quanto ha fatto negli ultimi anni, nessuno vorrà comprarsi una vettura non elettrica. Questa Mégane, come altre vetture della stessa generazione, mostra un presente in cui un’elettrica è utilizzabile per ogni spostamento. Anche effettuando lunghe puntate in autostrada, la versione con batteria più grande è in grado di percorrere più di 300 chilometri reali, che diventano anche più di 400 in condizioni ideali. Ad esempio, partire da Monza per raggiungere il kartodromo Lignano Circuit e tornare in giornata è assolutamente possibile.
Per ora, occorre mettere in conto il 40 percento di tempi in più vista la scarsità di colonnine idonee a corrente continua, ma la prospettiva è quella di un progressivo miglioramento.
La possibilità di ricaricare a 22 Kwh ampia la scelta e aiuta quando si è in emergenza, oppure quando si ha una colonnina a portata di mano e si gode di molta flessibilità. Tuttavia, le tempistiche lunghe la rendono poco pratica per chi non gode di queste doti.
Viceversa, i 130 Kw di massima potenza di ricarica rappresentano uno step notevole nell’ottica di un’usabilità quotidiana. La Megane E-Tech prende i migliori elementi della transizione verso il futuro BEV e li combina in modo efficace e ragionevole in un mix gradevole. Come sempre, per la diffusione massiccia servirà la “sponda” di un’infrastruttura adeguata che al momento non c’è… ma non vogliamo ripeterci troppo, tanto più che il successo di questa sfida non dipende da nessuno se non dai governi… e non sicuramente da una casa automobilistica.

La Renault Megane E-Tech si pone, come caratterizzazione, più o meno su un piano simile a quello della Captur. Con poco più di 420 centimetri di lunghezza, è molto più corta dell’attuale Mégane berlina.
All’anteriore campeggia grande il nuovo logo Renault, ma tutto il design si è evoluto ed è diventato più “tech”, fatto che arricchisce l’immagine già di per sé solida di tutta la gamma Megane sin dai suoi esordi.
Passo lungo, sbalzi corti, ma anche caratteristiche che evocano il mondo dei crossover: grandi ruote da 20”, protezioni nella parte bassa delle porte e passaruota, linea di cintura della scocca rialzata. L’altezza ridotta a soli 150 centimetri, il tetto spiovente, la carreggiata ampliata e le maniglie delle porte a filo carrozzeria di serie, invece, evocano il mondo dei coupé.
Sulla bella estetica ha giocato la sua parte anche la ricerca sulle batterie. Infatti, una delle caratteristiche principali di Megane E-Tech è la nuova batteria con celle LG a sacchetto. La forma allungata delle celle permette di ridurne gli ingombri verticali, e la batteria diventa così la più sottile del mercato, spessa solo 110 mm, a giovamento dell’aerodinamica e dell’efficienza. Per ottenere una tale compattezza, gli ingegneri si sono avvalsi anche della nuova composizione chimica NMC (“Nickel, Manganese, Cobalto”), che comprende più nickel e meno cobalto, per una maggiore densità energetica.
All’interno, le finiture di Megane E-Tech sono di grande pregio, sia per quanto riguarda i sedili che per i materiali della plancia, e trasmettono una sensazione da “salotto buono”, che spesso viene a mancare sulle vetture più high-tech, ricche di plastiche lucide e dure. Tra l’altro, spicca il fatto che tutte le sellerie siano al cento per cento in materiale riciclato.
Il pezzo forte è però la nuova dashboard OpenR, che comprende il cruscotto digitale e il display multimediale centrale. Il sistema vanta un’ampia superficie di visualizzazione: 321 cm² per il cruscotto e 453 cm² per il display multimediale da 12” (9″ per le versioni base). Il sistema, basato su Android OS, presenta tutte le funzioni proposte da smartphone e tablet. Per quanto riguarda il cruscotto, è assai apprezzabile la scelta di Renault di non “inondare” il guidatore di informazioni non essenziali, solo per far vedere che sono disponibili. Ci sono velocità, marcia, stato batteria, un triplice indicatore di consumo di facile lettura e un cluster centrale sugli aiuti alla guida.
Il comparto ADAS si affida all’Active Driver Assist che abbina il Cruise Control Adattivo (con Stop & Go) alla funzione di assistenza al mantenimento del centro corsia. Il Lane Keep Assist è in grado di funzionare anche in assenza di segnaletica orizzontale laterale, ad esempio lungo bordo di una strada provinciale.
Punto negativo, l’adattamento automatico ai limiti di velocità, ancora molto impreciso. Quando il Cruise Control è attivo, la funzione si abilita automaticamente (va esclusa ad ogni avvio) ma spesso “incappa” in segnali non coerenti, o addirittura di strade diverse da quella che si sta percorrendo, con pericolosi rallentamenti imprevisti. E’ il caso, ad esempio, delle tangenziali parallele alle autostrade. Inoltre, al termine della limitazione riporta automaticamente la vettura al massimo della velocità da codice, anche se originariamente ne era stata impostata una inferiore.
Nonostante le brillanti prestazioni dei 220 cavalli a disposizione, dal punto di vista della guida la Megane E-Tech è all’insegna della placidità e della tranquillità, ma è capace di un’accelerazione tipica dell’elettrico e quasi sportiva.
Tuttavia, resta un’auto da famiglia ove si apprezza l’attenzione ad eliminare ogni tipo di rumorosità. E se le sospensioni votate al comfort riducono il feedback emozionale, si può tuttavia apprezzare la precisione dell’handling, dovuta sia all’ottimo sterzo sia al nuovo multilink posteriore.
Dal punto di vista dei prezzi, la Megane E-Tech si pone in linea con la concorrenza a parità di dimensioni e… kilowatt. Si parte da 36.800 euro per la versione da 40KWh e 130 cavalli, e 40.800 euro per quella da 60 KWh, sempre da 130 cavalli. Per avere il modello da 220 cavalli, occorre spendere poco più di 42.000 euro.

Una delle principali criticità dei veicoli elettrici è la riduzione dell’autonomia con i climi freddi, dovuta sia alla necessità di riscaldare l’abitacolo, sia alla difficoltà di mantenere lo stoccaggio di energia. Per limitare questo problema, Renault ha progettato e brevettato un nuovo sistema di pompa di calore che recupera il calore generato dalla batteria e dal motore quando fortemente sollecitati, come in autostrada e durante le ricariche rapide, e lo restituisce alla batteria e all’abitacolo nelle situazioni “normali”, con un risparmio fino al 50% dell’energia e aumenti di autonomia fino al 9%. Tra le funzioni più interessanti quelle relative al parcheggio. Beneficia di un sistema di telecamere a 360 gradi e di una funzione di parcheggio automatico che non richiede più al guidatore di gestire l’acceleratore. Per chi vuole fare “all’antica” vale la pena segnalare che lo specchietto retrovisore interno si può trasformare in monitor e replicare la visuale posteriore senza gli ostacoli dei montanti e dei sedili. Il Rear Automatic Emergency Braking interviene in retromarcia in presenza di ostacoli mentre l’Occupant Safety Exit avvisa l’occupante , quando apre la porta per uscire, se si trova in presenza di un ostacolo.
