Sono sempre più al centro della discussione… sottoposte a test approfonditi,
ora in SEAT le batterie sono garantite
per un corretto funzionamento fino almeno 160.000 chilometri

Presenti ovunque, dalle console dei videogame al dispositivo con cui state leggendo questo testo, sulle auto assumono un ruolo sempre più cruciale.
Parliamo delle batterie, uno dei principali componenti dei veicoli ibridi ed elettrici, per cui è del tutto normale che agli utenti possano sorgere delle domande su come funzionano.
Francesc Sabaté, Responsabile del Test Center Energy (TCE), pioneristico laboratorio di ricerca e sviluppo di SEAT S.A., ha molto da raccontare in proposito: “La tecnologia che usiamo nel Gruppo Volkswagen è a base di ioni di litio, nello specifico con la combinazione chimica di nichel, manganese e cobalto (NMC). – spiega Sabaté – Questi elementi formano le celle, che sono le unità più piccole di stoccaggio dell’energia che facilitano la ricarica. Le celle vengono raggruppate in moduli e disposte in pacchi che, insieme all’elettronica di controllo, il sistema di raffreddamento, e il rivestimento, creano il pacco batteria pronto ad essere assemblato nel veicolo”.

Ma una delle domande che spesso l’automobilista non super-esperto si pone è: qual è la differenza tra la batteria di un veicolo ibrido e di un veicolo elettrico? La risposta risiede essenzialmente nella capacità di stoccaggio dell’energia.: “In un veicolo elettrico, dove non c’è un motore endotermico abbinato come nel caso dell’ibrido, la batteria deve avere più capacità per percorrere la stessa distanza” afferma l’ingegnere. Questo, in soldoni, significa che ha bisogno di più celle: “Il pacco batteria di un veicolo ibrido è composto da circa 100 celle, mentre quello di un veicolo elettrico è composto da circa 300 celle”.

Quanto dura la vita di una batteria?
“Tutto dipende dallo stile di guida e dall’utilizzo che se ne fa: la frequenza d’uso, la temperatura a cui è esposta e il numero di cicli di ricarica” risponde Francesc Sabaté. E aggiunge: “Nel caso dei nostri veicoli e grazie ai severi test a cui vengono sottoposte le batterie, possiamo assicurare un minimo di 160.000 chilometri o 8 anni di vita utile”.
Va sottolineato che i test includono condizioni climatiche estreme e modalità d’uso che spingono le batterie al loro limite.

Pertanto, come si può allungare la vita di una batteria?
La chiave sta nel mantenere il veicolo nelle migliori condizioni possibili: “È consigliabile ridurre al minimo il numero di ricariche rapide, perché in questo modo evitiamo che la temperatura della batteria salga troppo. Mantenere lo stato di carica tra il 40% e l’80% aiuta a prolungarne la vita utile oltre i criteri minimi di garanzia”.

Le batterie di un’automobile possono avere una seconda vita? Domanda legittima, perché una volta che i veicoli hanno raggiunto i 160.000 km (o dopo 8 anni di utilizzo), la batteria funziona ancora all’80% circa della sua capacità: perché sostituirle? “Ciò significa che potremmo sperimentare un’autonomia minore nell’uso quotidiano dell’auto e quindi della distanza che potremmo percorrere con il veicolo dopo una ricarica, – afferma Francesc – ma non significa che la batteria non è più utilizzabile, dato che questa capacità dell’80% può essere usata in altre applicazioni che richiedono una minore potenza, come l’accumulo di energia statica”.
Questa nuova funzione assicura che una singola batteria possa essere riutilizzata, allungandone la vita utile, con conseguenti innegabili benefici ambientali.