Jean Bugatti, primogenito di Ettore Bugatti, fu un ingegnere e artista
visionario e creativo, decisamente in anticipo sui tempi
Il 15 gennaio del 1909, a Colonia nasceva Gianoberto Carlo Maria Bugatti, più brevemente conosciuto come Jean Bugatti.
Se infatti il cognome Bugatti si collega d’abitudine a Ettore, padre fondatore della storica Casa automobilistica, non va dimenticata la figura del suo primogenito, ingegnere e designer dal pensiero libero, autore di creazioni automobilistiche eccezionali e rivoluzionarie, che infransero norme e convenzioni.
Ancora oggi, il lavoro di Jean continua a ispirare il team Bugatti a Molsheim.
Cresciuto in una famiglia di artisti visionari, Jean beneficiò di un’educazione che gli avrebbe permesso di ottenere grande successo come ingegnere automobilistico. E ben presto divenne evidente a tutti che il suo ingegno era libera dal solito insieme di norme e convenzioni progettuali a cui tutti si assoggettavano in quell’epoca.

Da giovanissimo (non ancora ventenne), Jean aggiunse ambiziosamente una nuova dimensione alla Type 41 Royale che suo padre presentò al mondo nel 1926, progettando la Type 41 Royale Roadster Esders, un’elegante decappottabile a due posti. E l’Esders segnò l’inizio non solo del viaggio nel design di Jean, ma anche l’inizio dell’era Jean Bugatti nell’azienda, guidata dai suoi studi e dalle sue ingegnose creazioni.
Pochi anno dopo, nel 1936, Ettore passò il testimone al figlio, affidandogli la piena responsabilità dell’azienda quando aveva da poco compiuto 27 anni. Si trattò di un chiaro segno di fiducia, da parte di Ettore, nell’atteggiamento creativo di Jean che trovo il modo di ricambiare rapidamente. Infatti, nello stesso anno in cui gli fu affidata la guida dell’azienda, Jean creò un’auto riconosciuta come una delle più belle di sempre: la Type 57 SC Atlantic.
Quell’automobile divenne rapidamente un punto di riferimento iconico che è andato oltre l’automotive, recitando un ruolo importante come parte di un movimento collettivo di design francese, che era all’avanguardia dell’interpretazione: l’Art Déco.
La sua creazione leggendaria sarebbe arrivata persino a ispirare l’attuale esclusiva “La Voiture Noire”, un moderno omaggio al Type 57 SC Atlantic.

“Jean Bugatti era un artista di prim’ordine che si realizzò nella sfera automobilistica. – afferma Christophe Piochon, Presidente di Bugatti Automobiles – E per questo dobbiamo essergli tutti grati, perché il lavoro di Jean è stato straordinario; le sue concezioni all’epoca non erano solo lungimiranti, erano… ultraterrene!”.

L’eredità di Jean, tuttavia, si estende ben oltre questa automobile. Il suo lavoro audace e la sua abilità artistica hanno attraversato un secolo, influenzando la forma e lo stile della Bugatti nell’età moderna.
L’acclamato design della linea C di Jean, visibile in modelli come la Type 50 e la Type 57, è stato portato avanti nel corso dei decenni, visibile sia sulla Veyron che sulla Chiron, diventando una parte fondamentale dell’identità del design di Bugatti.
Anche il lavoro di progettazione di Jean si è incentrato sull’uso di proporzioni perfette, l’audace accentuazione della linea centrale e la linea di cintura discendente, utilizzata con grande effetto nell’Atalante e nell’Atlantic. Il suo uso di colorazioni a due tonalità e la creazione di forme armoniose, progettate per riflettere la luce in modi inconsueti, è costantemente citato nel mondo moderno del design Bugatti. Non c’è dubbio che la moderna gamma di auto supersportive di Molsheim sia profondamente legata alle idee visionarie di Jean.

JaschaStraub, Sales and Design Executive di Bugatti, ha recentemente dichiarato: “Mentre lavoro su un’auto con un cliente, mentre gioco con nuovi colori, trame e design, ho sempre in mente l’eredità di Jean, la sua visione rivoluzionaria per il marchio e il suo modo di trattare le automobili come sculture, che mettono in moto l’azione anche quando il design è statico. Molti dei nostri clienti apprezzano l’heritage del nostro marchio, quindi spesso cerchiamo di accentuare la linea centrale e creare combinazioni di colori che mostrino al meglio l’approccio di Jean”.
Ma la parabola artistica e professionale di Jean Bugatti era destinata ad essere purtroppo molto breve. Proprio mentre la sua stella brillava intensamente, il destinato decise diversamente e l’11 agosto del 1939, all’età di soltanto 30 anni, Jean morì tragicamente in un incidente stradale non lontano dalla fabbrica Bugatti.
Ma la luce di Jean brilla tuttora e brillerà per sempre su Bugatti, contribuendo a guidare il marchio nel futuro.
Anche nell’ultima creazione dell’azienda, un modello unico di Chiron chiamato Profilée (che andrà all’asta a Parigi il 1° febbraio), il carattere e il senso del lavoro di Jean sono evidenti, offrendo al mondo grazia ed eleganza senza tempo.

Nel corso del 2022, non meno di 80 nuove Bugatti “uniche” e costruite a mano, sono state consegnate a fortunatissimi clienti in tutto il globo.Il 400° modello Chiron, le ultime nove Chiron Super Sport 300+2; tutti e dieci i modelli Centodieci3; e gli ultimi Chiron e Chiron Sports4 per l’Europa, che sono stati realizzati con una configurazione unica in onore di Ebé, la figlia maggiore di Ettore Bugatti.
Riflettendo sul 2022 e guardando avanti ai prossimi 12 mesi, Christophe Piochon, Presidente di Bugatti Automobiles, ha dichiarato: “Come tutti i marchi di lusso internazionali, che competono ai massimi livelli di eccellenza nel design e nelle prestazioni, Bugatti ha affrontato diverse sfide nel 2022. Ma con un team che non ha eguali in termini di talento, passione e dedizione, Bugatti ha affrontato ancora una volta queste sfide a testa alta, creando e realizzando opportunità entusiasmanti”.
