Sfidare i colossi del mercato nel segmento delle city car, per di più elettriche,
è una mossa da far tremare i polsi.
Ma in DR contano moltissimo sulla nuova “piccola” DR 1.0 EV,
che parrebbe essere perfetta nelle grandi città

Il mercato vuole dei SUV?
Bene, diamogli dei SUV! Dei buoni SUV!
Questo, più o meno, deve essere stato il ragionamento che è stato alla base del successo di DR, un fenomeno che ormai fenomeno non è più, bensì una realtà ormai consolidata e ben presente in vari segmenti. SUV piccoli, medi, grandi e grandissimi: la gamma DR (e pure quella della sorella EVO) attualmente copre bene “tutte le zone del campo”, per usare un modo di dire calcistico.
Già, perché è troppo facile liquidare DR come marchio che invade il mercato grazie a prezzi bassi; certamente questa è stata una chiave importante,               ma c’è anche altro.
Oggi c’è una gamma di SUV che offrono anche stile, qualità e tecnologia mentre rimane vincente la scelta del “full optional”. In un mercato dove spesso molto (in alcuni casi moltissimo) dell’equipaggiamento è fornito come optional, in una babele di versioni, pacchetti e opzioni (che sovente creano confusione e smarrimento nel povero acquirente) la certezza di avere tutto ad un prezzo chiaro è qualcosa di estremamente positivo.

Ma se il mercato dei SUV è, in qualche misura “facile”, proprio perché la richiesta dei consumatori è fortissima, la nuova sfida che DR ha deciso di affrontare appare quanto mai ardua. Sfidare colossi del mercato nel segmento delle city car, per di più elettriche, è stata una mossa molto coraggiosa, di quelle che, se superate, aumenteranno parecchio il numero delle stellette da appuntarsi sul petto.
Stiamo parlando della DR 1.0 EV, una piccola vettura che parrebbe avere le carte in regola per essere una perfetta compagna di vita nelle grandi città e, più in generale, nei contesti urbani.
Riuscirà DR nel suo intento? Riuscirà a replicare con questa “piccola” l’innegabile successo ottenuto con i SUV? Riuscirà quindi a scrivere un nuovo capitolo in questa bella e importante storia?

Per capire tutto e meglio, facciamo un passo indietro.
Il protagonista di questa storia di successo è Massimo Di Risio che, ereditata dal padre (gentleman driver degli anni 60) la passione per le automobili, si era a sua volta dedicato con successo alle corse, gareggiando sui principali circuiti internazionali e vincendo ben oltre 200 gare.
Successivamente, terminata la carriera da pilota, la sua passione per le corse lo aveva portato a creare una scuderia automobilistica, battezzata DR Sportequipe, attraverso la quale ha continuato a raccogliere successi su tutti i circuiti europei, con vetture prestigiose quali Ferrari, Porsche e Saleen.
Parallelamente alla passione per le corse, Di Risio ha sempre portato avanti l’attività imprenditoriale legata alla distribuzione di automobili. Inizia nel 1985 con la concessione del marchio Lancia al quale si aggiungono in rapida successione molti altri brand, così da creare la “Città dell’Auto”, il primo department store in Europa. In sintesi, si trattava di un’enorme offerta di auto, che spaziava dalle super car alle citycar.
Nel 1994 la DR Automobiles Groupe decide di varcare i confini nazionali attraverso lo sviluppo
di importazione e esportazione di flotte di automobili.
La “Città dell’Auto” gestisce direttamente tutti i processi logistici e ciò consente di sviluppare
un modello di business estremamente efficiente e performante, che porta a vendere oltre 20.000
auto all’anno con un fatturato di oltre 250 milioni di euro.

Nel 2000, coerentemente con le esigenze di un mercato divenuto sempre più globale, la DR Automobile Groupe indirizza la propria ricerca di prodotti verso i mercati asiatici. Questo la porta a confrontarsi con l’industria automobilistica cinese e ad intraprendere una partnership industriale con il colosso Chery, da cui nasce il progetto di costruire automobili a marchio DR.
Nel 2006 arriva il momento di salire l’ultimo gradino della scala; DR debutta come casa automobilistica alla 31° edizione del Motor Show di Bologna con il prototipo del SUV DR5, quasi una naturale evoluzione di un’attività imprenditoriale in continua crescita.

Dopo anni passati tra alti e bassi, con momenti anche assai critici, lasciamo che sia Massimo Di Tore, Direttore marketing e Comunicazione, a raccontarci il momento di svolta:
“Il 2020 ha dato il via ad una nuova era per DR; un’era improntata su nuove linee guida: stile, qualità e tecnologia. C’è stato un innalzamento di tutti gli standard. Nuovi e più rigidi criteri costruttivi, nuove e più performanti motorizzazioni, nuovi e più avanzati contenuti tecnologici. A tutto questo si aggiungono scelte stilistiche originali, forti, che hanno conferito ai nostri nuovi SUV una spiccata personalità”.

E torniamo quindi alla DR1, una city car in grado di offrire quattro comodi posti in appena 3,20 metri e promette un’autonomia di tutto rispetto: ben 294 km nel ciclo urbano e 210 km in quello misto, con possibilità di extended range in caso di necessità.
Il telaio è in alluminio ultraleggero (con traverse anticollisione ad alta resistenza) ed è rivestito da una carrozzeria in materiale composito, per un peso complessivo di 1.050 kg. soltanto.
Le sospensioni anteriori sono Mac Pherson indipendenti e le posteriori a ruote indipendenti.

E le batterie?
Il pacco batterie, che sfrutta la tecnologia ternaria di ultimissima generazione (litio-ferro-fosfato), garantisce una capacità di 31 Kwh (garanzia di 8 anni) e offre la sua energia ad un propulsore, sincrono a magneti permanenti, comodamente in grado di sprigionare una potenza di 45 Kw con una coppia di 150 Nm che va a sfociare sulla trazione posteriore.
Tutto ciò permette una velocità massima di 120 km e in un’accelerazione da 0 a 50 km in 5 secondi. Infine, appaiono più che buoni i tempi di ricarica: 4 ore per la slow, con corrente a 6 Kwh, e 35 minuti per la fast con corrente fino a 40 Kwh.

Esteticamente spiccano la calandra frontale (inconfondibilmente DR), i cerchi in lega da 15” e i fari posteriori a Led.
In perfetta filosofia DR, la dotazione di serie è ricchissima: climatizzatore, infotainment da 9,7” con Android Auto ed Apple CarPlay, postazione per la ricarica wireless dello smartphone e sistema keyless. Per parte loro i sensori di parcheggio posteriori e la retrocamera facilitano le manovre di parcheggio. L’abitacolo è caratterizzato da finiture di pregio e offre quattro comode sedute ergonomiche (il sedile del conducente è regolabile elettricamente), rivestite in tessuto.

Il lancio sul mercato la DR 1.0 EV sta avvenendo con una promozione a scadenza, che prevede 1.000,00 euro di contributo DR che vanno a sottrarsi ai 25.900,00 euro del prezzo di listino.
In caso di rottamazione, in virtù dell’incentivo statale, il prezzo finale sarà quindi di 19.900,00 euro soltanto. Senza rottamazione il contributo statale è di 3.000,00 euro, quindi il prezzo finale sarà di 21.900,00 euro.
Sarà possibile personalizzare la la DR 1.0 EV con l’allestimento POP (optional a 600 euro) in cui spicca il numero 1 sulle fiancate ed un grande punto esclamativo sul cofano.

Con l’arrivo della DR 1.0 EV, la gamma DR spazia ora dal Full Electric fino all’Ecodiesel (2.0 common-rail di ultima generazione, già montato dal Pick-up EVO Cross4 e a breve anche dal Pick-up DR K8), passando per il Thermohybrid di DR 3.0, DR 4.0, DR 5.0, DR F35 e DR 6.0.

Già presente dalla fine del 2018 in Spagna, sia a Madrid che Barcellona, DR ora punta alla Germania, Francia e Paesi Bassi.

Gli importanti investimenti strutturali in corso riguardano anche il centro ricerca e sviluppo (con annesso centro stile) mentre è anche in fase di realizzazione un nuovo imponente magazzino ricambi, completamente automatizzato, che consentirà di far fronte alle esigenze di un parco circolante che cresce di mese in mese.