Non è per nulla semplice
soddisfare un target che si identifica con “la famiglia”
e al contempo interessare generazioni diverse

di Alessandro Camorali
fondatore e titolare di CAMAL Studio
In questi anni di onorata carriera nel mondo del car design ho accumulato abbastanza esperienza per saper “leggere” una vettura. Il mio però, solitamente, è un giudizio da addetto ai lavori, di designer che osserva l’oggetto fin nei dettagli e ne indaga le motivazioni, il messaggio che vuole trasmettere.
Nel caso della Opel Grandland, più che la vettura in sé vorrei parlare del carattere percepito (o del poco carattere percepito) di alcune automobili, che possono sembrare figlie solo di una logica di mercato… e solitamente lo sono!
Ovviamente, in questo caso specifico, Opel deve soddisfare un target multigenerazionale e, per farlo, deve creare veicoli che possano interessare il ragazzo neopatentato, la signora in carriera e la famiglia numerosa… e non ho citato altre categorie non a caso, dato che il manager ben difficilmente si rivolgerà a questo brand.
Non me ne vogliano i designer tedeschi, anzi ritengo che, ad esempio, Opel Mokka sia una vettura molto bella, ben riuscita, perfettamente in target. Proprio per l’energia spesa dai designer per soddisfare le esigenze del mercato e le richieste del marketing, si comprende chairamente che quel modello rappresenta il cavallo di troia del brand per riportare molti clienti verso la casa tedesca.
L’errore, a mio parere, piuttosto sta nel pensare che la stessa ricetta stilistica sia applicabile in diversa scala e riferendosi ad un diverso target.
Ok il family feeling, ok utilizzare una ricetta che funziona bene per altri modelli, ma il marketing dovrebbe capire che ogni oggetto ha una propria vita, un’identità ben precisa, che deve nascere per ingraziarsi il proprio potenziale cliente.
Penso che si possa essere d’accordo sul fatto che un’auto sportiva sia più intrigante di una monovolume, che un SUV coupé sia più bello di un sette posti. In un mondo perfetto ci sarebbe una varietà stilistica pressoché infinita, ma gli azzardi spesso non premiano le vendite e le case automobilistiche hanno capito, a proprie spese, che diventare troppo caratterizzanti restringe sempre di più la fetta di mercato, creando “sottoinsiemi” di clienti sempre più di nicchia.


Con l’aumentare dei brand e delle offerte i numeri non permettevano più esperimenti… quindi dagli anni ’80 si è iniziato a uniformare molto lo stile, a prescindere dal modello specifico. Le uniche a resistere a queste logiche rimasero (e rimangono tuttora le supercar o le vetture extra lusso) Si tratta di auto che, al contrario, necessitano di un carattere proprio per andare a cogliere una specifica cerchia di clienti.
È quindi sempre più difficile quindi creare modelli iconici indirizzati alla massa e purtroppo il motivo per cui questo tipo di vetture non sempre “affascinante” non è responsabilità dei designer, ma delle dimensioni e delle regole da seguire per il layout da disegnare. Infatti, Opel Grandland rispetto alla Mokka è di taglia più grande e perde quella “intensità” stilistica che le forme più piccole racchiudono, diluendole in una massa più tondeggiante.
Trovo che nella Opel Grandland l’aver mantenuto la calandra “all black” lucida, sviluppata in orizzontale come introdotto dagli stilemi Mokka, sia un bel segno di continuità e doni alla vettura un aspetto fresco e sportivo allo stesso tempo. Il frontale in generale è realizzato per trasmettere queste sensazioni, attraverso le prese aria laterali protese verso la strada.
Il posteriore ha linearità e modernità nello stile, pur dovendo eludere le grandezze del portellone di carico attraverso troppi segni e una coppia di fari non del tutto coerenti con la rigidità del linguaggio anteriore. La fiancata invece è un po’ troppo “tedesca” e perde di originalità a favore di un aspetto più “normalizzato”, mentre il montante posteriore diviso bicolore è ormai molto “asiatico”.
Anche gli interni della Opel Grandland dimostrano la ricerca di creare un design distintivo ma sempre rispondente alle richieste dei clienti, poco inclini alla novità a favore della comodità.
Con il passare degli anni (e delle esigenze personali) ho compreso come a tante persone importi poco dell’aspetto di un auto, dando invece importanza allo spazio, alla resistenza e alla sicurezza. Queste parole non sono proprio il brief ideale per un progetto iconico, perché solitamente si riassumono in un parallelepipedo. Alcuni brand sono diventati maestri nel rendere iconico qualcosa di basico (penso a Volvo o a Land Rover, comunque marchi premium) ma la maggior parte delle volte l’esercizio delle vetture “famigliari” diventa molto rischioso.
È questo il motivo per cui ormai i grandi “gruppi” decidono di rincorrere i clienti identificando fasce d’età per ogni marchio e ogni modello.
Peraltro non ci dobbiamo aspettare grandi sorprese nel futuro prossimo, perché anche l’avvento delle vetture elettriche seguirà le stesse logiche di mercato e cambierà soltanto il modo di ricaricare il serbatoio!
Il design della carrozzeria di nuovo Opel Grandland è definito dalle tipiche linee nette. L’Opel Vizor si estende sull’anteriore, mentre la tipica piega Opel caratterizza il cofano. La filosofia della bussola si ritrova anche al posteriore.
Il nome Grandland e il logo del marchio, il Blitz, si trovano proprio al centro del portellone. Altre particolarità sono date dai paraurti e dai pannelli laterali, ora verniciati in nero lucido o in colore carrozzeria in base alla versione, e dagli skidplate sottoscocca in nero lucido o silver. Il nuovo Opel Grandland è disponibile anche nella intrigante (e modaiola) versione con tetto bicolore.

Opel Grandland è dotata dei fari attivi IntelliLux LED® Pixel. I 168 moduli LED (84 per faro) consentono di adattare il fascio di luce senza soluzione di continuità alla situazione di guida e all’ambiente esterno, senza abbagliare gli altri veicoli. I moduli LED di ogni sottile faro anteriore sono allineati in un sistema a matrice a tre file, dove le funzioni passano in modo fluido da un livello all’altro:
• per l’illuminazione da vicino, una lunga fila di pixel adatta continuamente il fascio luminoso
• al confine tra luce e ombra, agisce una fila di pixel capaci di adattarsi dinamicamente
• la funzione a matrice nelle file superiori e centrali ‘taglia fuori’ con estrema precisione i veicoli provenienti dalla direzione opposta nel giro di pochi millisecondi, mentre le altre zone restano illuminate dagli abbaglianti.
Un’altra interessantissima tecnologia presente su Opel Grandland è il sistema Night Vision. La telecamera a infrarossi del sistema rileva persone e animali fino a 100 metri di distanza in base alla differenza di temperatura rispetto all’ambiente circostante. Il sistema Night Vision avvisa chi guida mostrando la posizione, per esempio dei pedoni, sullo schermo digitale del Driver Info Centre.

All’interno dell’abitacolo l’approccio è futuristico e il risultato è essenziale. Due ampi schermi all’interno di un unico sistema costituiscono l’Opel Pure Panel. Questo posto guida completamente digitale, e costruito intorno a chi guida, ha un funzionamento intuitivo e rende superflui numerosi tasti. Il sistema è dotato delle più recenti tecnologie digitali e fornisce le informazioni più importanti. I due schermi accolgono i passeggeri e creano un’atmosfera piacevole e all’avanguardia. Da notare che lo schermo touch centrale, grande fino a 10 pollici, è rivolto verso il guidatore, che può pertanto concentrarsi sulla guida senza dover togliere gli occhi dalla strada.
Tra le dotazioni di serie vi sono inoltre: Allerta incidente con Frenata automatica di emergenza, Rilevamento pedoni, Sistema di mantenimento di corsia, Riconoscimento segnali stradali, Rilevamento stanchezza e Cruise control con limitatore di velocità.
L’assistente al parcheggio anteriore e posteriore, l’assistente automatico al parcheggio, la retrocamera e l’allerta angolo cieco laterale (tutti compresi nella dotazione di serie) completano le importantissime dotazioni di sicurezza.
Grandland è un comodo SUV pensato per le famiglie ma non manca in brillantezza e se la cava bene in ogni situazione. Per fornire prestazioni adeguate, Opel Grandland è alimentato da un motore turbo benzina 1.2 litri a iniezione diretta da 96 kW/130 CV (con cambio manuale a sei rapporti oppure con un buon cambio automatico assai fluido).
Ma chi desidera guidare in modo puramente elettrico (e quindi a zero emissioni e con tanta potenza a disposizione) può scegliere tra una delle due versioni plug-in hybrid.
