A 22 anni e un giorno Kalle Rovanperä è divenuto il più giovane
Campione del Mondo Rally della storia
Rovanperä ha saputo vincere il complicatissimo Rally di Nuova Zelanda,
chiudendo la partita iridata in largo anticipo

A 22 anni e un giorno Kalle Rovanperä è divenuto il più giovane Campione del Mondo Rally della storia, spazzando via il record precedentemente detenuto da Colin McRae, che vinse nel 1995 a 27 anni e 89 giorni.
Durante il week end del 2 ottobre, perfettamente “navigato” da Jonne Halttunen, Rovanperä ha saputo vincere il complicatissimo Rally di Nuova Zelanda, chiudendo la partita iridata in largo anticipo. Infatti, quando ancora mancano i rally di Spagna e Giappone alla chiusura del Campionato 2022, il giovane pilota della Toyota vanta un inattaccabile vantaggio di 64 punti su Ott Tänak, portacolori Hyundai.
In verità, per Kalle, si è trattato solo della terza stagione nella massima serie rallistica … che si è però tramutata in una cavalcata a dir poco straordinaria.

Dopo un inizio traballante al Rally di Montecarlo, il finlandese ha infilato un filotto di tre vittorie in Svezia, Croazia e Portogallo. Chiuso al quinto posto il Rally Italia Sardegna, Rovanperä è tornato presto a vincere, trionfando in Kenya ed Estonia prima di aumentare ulteriormente il suo vantaggio con il secondo posto assoluto nella ara di casa in Finlandia..
La forma del giovane campione ha poi subito una flessione, che ha portato agli errori del Rally di Ypres (Belgio) e al modesto 15° posto in Grecia, a causa di un’altra escursione fuoristrada.
Ma un fatto è incontrovertibile: l’eccezionale velocità in condizioni meteorologiche difficili si è rivelata l’ attributo chiave della guida di Rovanperä nel 2022 ed è stata fondamentale anche per la sua vittoria in Nuova Zelanda, dove velocissime strade sterrate hanno ospitato il WRC.
“La sensazione più grande, in questo momento, è di grande sollievo – ha dichiarato un raggiante Rovanperä a fine rally – Abbiamo avuto una prima parte di stagione ottima, poi alcuni rally difficili e ora finalmente ce l’abbiamo fatta. Voglio dare un grande ringraziamento al team che ha realizzato un’auto così veloce e affidabile per questa stagione, il che ci ha permesso di goderci la guida. Anche dopo i rally andati male hanno creduto in noi e ci hanno dato massimo il supporto.
Non penso troppo all’età… diventare campioni è l’unico obiettivo che abbiamo sempre avuto.
Per dirla tutta ero un più nervoso venerdì di quanto non lo fossi oggi: venerdì dovevamo spingere al massimo per rimanere in lotta ma oggi invece potevamo semplicemente godercela.
Ovviamente questo titolo significa molto, – prosegue Kalle – c’è un enorme supporto da parte di tutti i fans finlandesi ed è stato bello vedere che lo sport dei rally sta guadagnando di nuovo attenzione, soprattutto da parte dei giovani”.

Anche l’emozionatissimo team principal della Toyota, Jari-Matti Latvala, ha sottolineato l’importanza di avere un campione finlandese dopo 20 anni di astinenza, da quando Marcus Grönholm conquistò il titolo nel 2002: “In un certo senso mi piacerebbe piangere… ma non posso piangere qui. – ha detto a caldo Latvala – È davvero importante quello che ha fatto Kalle. Prima di tutto è fantastico per un 22enne battere tutti i record e conquistare il titolo; allo stesso tempo è così importante per la Finlandia… perché sono passati 20 anni. Sono così grato a Kalle perché c’è riuscito: è un supereroe”.

Il campione uscente Sébastien Ogier ha completato una doppietta storica per il team e ha giocato un ruolo importante per i compagni di squadra, togliendo punti ai rivali in campionato. “Mi sento felice e mi sento felice di essere qui – ha dichiarato a fine gara il francese – e di assistere a questo momento, è bello farne parte e giocare un ruolo per la squadra. Sono felice del mio ritorno dopo tre mesi, il risultato non è male per un rally che è stato impegnativo e abbastanza veloce. È stato piacevole vedere questo ragazzo realizzare una prestazione straordinaria e dimostrare di meritare il titolo”.
Sebastien, tu hai vinto otto titoli: se potessi dare un solo consiglio a Kalle, quale sarebbe?
“Prima di tutto va detto che lui è troppo in vantaggio su tutti…a 22 anni io non ero neppure mai salito su un’auto da rally! È tutto un po’ diverso. Deve continuare a restare calmo e tenere i piedi per terra, non pensare che sia troppo facile (e ovviamente avere una buona squadra intorno a lui, perché vinciamo e perdiamo insieme a Toyota)… se i parametri rimangono su quei livelli il suo futuro sembra molto luminoso”.

Ma un titolo mondiale rally si divide in due e anche chi fatica a fianco del pilota merita la sua parte di ribalta: “La sensazione è molto difficile da descrivere – sottolinea il navigatore Jonne Halttunen – è qualcosa che non avrei mai potuto sognare qualche anno fa. È così bello fare questo lavoro con Kalle. Oltre a essere un buon pilota è una brava persona, quindi tutto diventa molto divertente. Come ha detto Kalle, ci siamo sentiti entrambi abbastanza rilassati ma devi saper restare sempre concentrato e sapere cosa stai facendo. Solo al traguardo, se tutto è andato bene, puoi festeggiare…”.

Il risultato in Nuova Zelanda non ha certamente soddisfatto i piloti Hyundai Tanak, Neuville (rallentato da un cambio difettoso sabato) e Solberg, che hanno chiuso rispettivamente al 3°, 4° e 5° posto. Lo squadrone Hyundai esce ancora sconfitto nel Mondiale piloti ma, in questo rally, si è parzialmente rifatto con la bellissima prestazione di Paddon, che è riuscito a centrare un eccellente 6° posto con la Hyundai i20 N Rally WRC2 e a vincere la categoria davanti alla forte compagine Skoda.

Kajetan Kajetanowicz, Shane Vangisbergen e Harry Bates hanno completato i top ten della classifica neozelandese. Per la Skoda questa volta non è arrivata la vittoria in WRC2 ma la dimostrazione di velocità e affidabilità è stata, come sempre, di grande impatto.

Dopo tantissimo tempo un pilota italiano è tornato tra i primi dieci di un rally iridato. Stiamo parlando di Lorenzo Bertelli che, ottimamente navigato da Lorenzo Granai, ha portato la sua Ford Puma in settima posizione. Una prestazione più che dignitosa per Bertelli, che da tempo era lontano dalle gare ed era all’esordio con una WRC ibrida. Tra l’altro la sua è stata l’unica Ford Puma capace di vedere il traguardo. Ora c’è solo da sperare che la sua esperienza con Ford possa proseguire in modo continuativo.

AkioToyoda (fondatore del team Toyota Rally) ha dichiarato a fine gara: “Questo fine settimana vorrei congratularmi con Kalle Rovanperä per tre cose. Innanzitutto congratulazioni per il 22esimo compleanno; in secondo luogo per la vittoria al Rally New Zealand… e in terzo luogo per essere diventato il Campione del Mondo per il 2022! Con due eventi ancora da svolgere è straordinario vincere il Campionato con sei vittorie su 11 rally finora disputati.
Lo ringrazio davvero per aver guidato e apprezzato la GR YARIS Rally1 HYBRID… e apprezzo molto anche Jonne, che ha combattuto insieme a Kalle. Credo infine che l’intero team guidato da Jari-Matti Latvala continuerà a lavorare sodo, in modo che i nostri quattro equipaggi possano gareggiare in modo competitivo in qualsiasi rally e su qualsiasi terreno”.