PEUGEOT CI INSEGNA A VIVERE LA TRANSIZIONE VERSO L’AUTO ELETTRICA
COME UNO STIMOLO ARTISTICO E COME L’OPPORTUNITÀ
DI RIMUOVERE I VECCHI DOGMI DELLO STILE E DELL’ARCHITETTURA DI UN VEICOLO
di Alessandro Camorali (fondatore CAMAL STUDIO)
Come nell’omonimo film di Christopher Noland, questo nuovo concept di Peugeot dal nome Inception ci conduce in un viaggio tra sogno e realtà.
Del resto, “inceptio” in latino significa “inizio”.
Non c’è che dire, i cugini d’oltralpe ci stanno abituando sempre di più a vedere nuove interpretazioni, vivendo il cambiamento verso l’automobile elettrica come uno stimolo artistico, un’opportunità per smuovere i dogmi dello stile e dell’architettura del veicolo, ormai superati ma non ancora del tutto dimenticati.
Pertanto, come si era già visto nella concept e-Legend, i volumi assumono nuove geometrie, decise e monolitiche. In questa Inception emerge anche una sensazione di “deja vu”, un ritorno alle muscle car americane e alle strade europee degli anni “80.
Però, sgranando gli occhi, si capisce subito di essere davanti al futuro, all’interpretazione che i designer di Peugeot hanno deciso per noi di un prossimo futuro un po’ Mad Max e un po’ Tron… per restare nell’ambito delle citazioni cinematografiche.
Non c’è da stupirsi riguardo a questo ritorno di stilemi e forme, visto che oggi a capo dei centri stile mondiali risiedono ragazzi della mia generazione, cresciuti a pane e blockbuster!
L’auto nel suo complesso è molto bella e bilanciata; presenta una fiancata movimentata da un riflesso forte e caratteristico, che riesce ad eludere una “monoliticità” di forma.
Per parte loro, l’anteriore e il posteriore sembrano lamiere taglienti e propense all’estremo.
Una linea orizzontale nera divide tutta la vettura in due parti, un trucco necessario per alleggerire l’altezza del pianale a batterie, un escamotage dei designer per bilanciare le proporzioni dei nuovi layout dettati dalla propulsione elettrica. Avvicinandosi al frontale si nota questo cofano molto lungo e brutale nella forma, che incornicia un disegno anteriore con elementi total black a valorizzazione del contorno.
I proiettori, come artigli del Leone, diventano protagonisti e quasi sproporzionati mentre lo splitter inferiore, in controfase, la rende Peugeot Inception Concept davvero brutale (al limite del tuning), solidamente “piazzata” a terra e infinitamente affascinante.
Peugeot Inception Concept è progettato su una delle quattro future piattaforme “BEV-by-design” del Gruppo Stellantis. Questa nuova gamma di piattaforme (create appositamente per l’elettrificazione) offre differenze importanti in termini di architettura, che i progettisti hanno sfruttato per ripensare completamente l’abitacolo. Hanno così creato una nuova postura di guida e una nuova esperienza a bordo per i passeggeri.
La piattaforma STLA Large (su cui si basa Inception) ha assunto la silhouette di una berlina bassa (1,34 m) e lunga 5 metri; questo formato è stato scelto volutamente per evidenziare le numerose innovazioni di questo vero e proprio “manifesto”.
Le nuove piattaforme elettriche “BEV-by-design” introdurranno anche tecnologie alimentate dall’intelligenza artificiale: STLA Brain, STLA Smart Cockpit e STLA Autodrive.
Il posteriore sembra tagliato di netto in obliquo, quasi non definito se non si osservasse la parte bassa, anch’essa in controfase e trattata in modo moderno. Anche i fanali posteriori non risultano discreti, al contrario riempiono uno spazio che altrimenti sarebbe troppo vuoto e banale.
Se vogliamo vedere e “toccare” il futuro però dobbiamo analizzare con cura la cabina superiore con tutto quello che contiene.
Il parabrezza compie un vero movimenti “dinamico”, immergendosi nel cofano in un’unica linea: una soluzione di design quasi impossibile in un veicolo a propulsione convenzionale.
Le linee dure sono ben gestite e migliorano una silhouette che gioca tra coupé e shooting brake, rispetto al precedente concept che evocava decisamente di più il mondo delle berline.
Va adeguatamente sottolineato anche il fatto che la tinta della carrozzeria del Peugeot Inception Concept è composta da pigmenti metallici molto fini ed è monostrato, il che significa che si consuma molta meno energia durante la sua applicazione. Il suo aspetto mette in risalto i volumi della carrozzeria e interagisce colorandosi in funzione dell’ambiente esterno.
Gli interni sono decisamente proiettati ad un utilizzo futuro dell’automobile e l’ambientazione ricorda un disegno di Syd Mad.
Le poltrone azzurre, in velluto, richiamano gli anni “70 mentre il volante, la plancia e i pannelli porta sembrano usciti da un futuro minimalista ma capace di fondere tecnologia e lusso con estrema classe e qualità.
L’illuminazione da film sci-fi e le scelte funzionali (peraltro ancora lontane dal quotidiano) rendono il concept forte e ispirante, come è giusto che sia una vision.
Nel complesso devo fare i complimenti i designer di Peugeot (guidati a Matthias Hossann), che ci mostrano in modo esplicito e accattivante una loro visione di futuro, libera da costrizioni e senza paura del giudizio.
Il concept Inception è un veicolo 100% elettrico con tecnologia a 800 Volt. La sua batteria da 100 kWh gli permette di percorrere 800 km con una sola ricarica completa e il consumo è di solo 12,5 kWh per 100 km. La batteria ricarica l’equivalente di 30 km di autonomia in un minuto, o 150 km in cinque minuti. Da sottolineare che la vettura si ricarica per induzione, semplificando quest’operazione grazie all’assenza del cavo.
Due motori elettrici compatti, uno anteriore e l’altro posteriore, lo rendono un veicolo a trazione integrale mentre la potenza combinata è di quasi 680 CV (500 kW). L’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in meno di 3 secondi.
L’eccellenza della tecnologia a bordo della famiglia di piattaforme si riflette nel Peugeot Inception Concept grazie allo Steer-by-Wire. Questo sistema elimina il volante così come lo conosciamo da decenni, a favore di un controllo Hypersquare in cui i comandi elettrici digitali sostituiscono i collegamenti meccanici.
I passeggeri sono al centro di una superficie vetrata di 7,25 metri quadrati e tutte le parti vetrate (realizzate con vetri progettati per l’architettura adattati al concept Inception) conservano le loro eccezionali qualità termiche e sono sottoposte a un trattamento multicroico (trattamento con ossidi metallici), un processo inizialmente utilizzato dalla NASA per le visiere dei caschi degli astronauti.
Questo vetro NARIMA ha una riflessione calda, nei toni del giallo, e una trasmissione piuttosto fredda, nei toni bluastri. La superficie vetrata crea un sottile dialogo tra l’esterno e l’interno: all’esterno si riflette sul colore neutro della carrozzeria e all’interno, diffonde i suoi lampi di luce sui materiali, modificando continuamente i riflessi e i colori. I passeggeri vivranno una nuova esperienza in termini di colori e materiali d’ambiente, mentre il trattamento multicroico dei vetri risolve il problema termico e anti-UV.
