Molti dei grandi successi rallistici di Audi hanno avuto la neve come componente essenziale.
                      Poi c’è la partnership con Madonna di Campiglio e lo sbarco in F.1 è programmato per il 2026…                               quando in Italia si svolgeranno le Olimpiadi Invernali

Il 2023 segna un importante anniversario per Audi. Fu infatti il 1983 a registrare la nascita della Audi Sport quattro, una pietra miliare nella storia della Casa e dei rally. Si può tranquillamente affermare che dopo la “quattro” nulla è stati più come prima.
Ma quella formidabile coupé non fu una sorpresa inaspettata, bensì il frutto di un’evoluzione partita qualche anno prima.

Bisogna infatti fare un passo indietro, al Salone di Ginevra del 1980, per annotare l’arrivo di una coupé sportiva che suscitò grande clamore: sulla calandra spiccava il logo dei quattro anelli e “sottopelle” agiva la trazione integrale quattro.
L’Audi quattro (che divenne una vera icona della casa tedesca) è stata la prima vettura europea di larga distribuzione equipaggiata con le 4 ruote motrici, una soluzione tecnica rivelatasi leggera, compatta, efficiente e terribilmente performante.
La coupé Audi quattro esordì nel motorsport all’inizio del 1981, in occasione dello Jänner Rally, in Austria e, manco a dirlo, sbaragliò la concorrenza nella mani dell’equipaggio Wittmann – Nestinger.
Nella neve abbondante, che tradizionalmente caratterizzava (e caratterizza tuttora) quel rally, l’auto fece intravedere una netta supremazia. Era una coupé nata per tutti i tipi di terreno… ma che stava iniziando a sviluppare un particolare “sensibilità” su neve e ghiaccio.

Da allora, il sistema di trazione integrale progettato dalla Casa di Ingolstadt ha rivoluzionato il mondo dei rally e del motorsport. Per confermare i vantaggi competitivi nei confronti della concorrenza, dall’estate del 1982 Audi iniziò a sviluppare una variante a passo corto, ridotta di ben 32 centimetri. Nacque così, nel 1983, la Audi Sport quattro, che proprio in queste settimane compie 40 anni.
A sbalordire fu anche il motore 5 cilindri turbo di 2,1 litri, forte della distribuzione a doppio albero a camme in testa a 4 valvole per cilindro, che arrivava a erogare 306 CV, ma le raffinatezze tecnologiche non si limitavano certo alla trazione o al propulsore. Una chicca, ad esempio, era rappresentata dalla carrozzeria costruita dallo specialista Baur di Stoccarda, realizzata in aramide e poliuretano, rinforzato con fibra di vetro, a cui si accompagnavano componenti in carbonio e kevlar.
Per poter essere iscritta come Gruppo B nei rally, la vettura venne realizzata in oltre 200 esemplari (214 per la precisione) diventando così protagonista, ad ogni latitudine, di campionati sia internazionali che nazionali.

Ancora oggi l’eco di quei successi è forte e si può affermare che la quattro fu la capostipite di una dinastia di vetture eccellenti, che ancora oggi non fanno nulla per nascondere il loro spiccato “senso per la neve”.
E’ risaputo che quello della neve e del ghiaccio è un mondo in cui Audi si muove bene, tant’è vero che la Casa di Ingolstadt si è legata da parecchi anni a Madonna di Campiglio, con una solida partnership basata sulla condivisione di valori quali performance e sostenibilità, valori molto sentiti ai piedi delle Dolomiti di Brenta.
Nella cornice della “Regina delle nevi” la presenza Audi si traduce anche nella mappatura e fornitura di colonnine di ricarica elettrica, oltre che nella possibilità di cimentarsi nelle Audi Driving Experience su strada, neve e ghiaccio, grazie a una flotta di 13 vetture composta dai modelli più recenti dei quattro anelli e dalle ultime novità elettriche Audi.

Ma non finisce qui perché, proprio a Madonna di Campiglio, Audi ha dato il benvenuto alle squadre ufficiali Ducati Lenovo Team (MotoGP) e Aruba.it Racing Ducati (WorldSBK).
Nella cornice di Piazza Sissi (e poi sui tracciati innevati) a scaldare gli animi ci hanno pensato i Campioni del Mondo 2022, Francesco Bagnaia (MotoGP) e Alvaro Bautista (Superbike), affiancati dai rispettivi compagni di squadra Enea Bastianini e Michael Ruben Rinaldi.
E se per ascoltare il sound dei V4 Ducati è necessario pazientare solo un pochino, in attesa dei test pre-stagionali Superbike a Jerez (Spagna) e MotoGP a Sepang (Malesia), per l’urlo della power unit Audi destinata alla Formula 1 l’appuntamento è al 2026, proprio mentre in Italia si terranno le Olimpiadi Invernali.
Quando si dice il senso per la neve…

Il gruppo Audi con i suoi marchi Audi, Ducati e Lamborghini è uno dei produttori premium di maggior successo nel settore automobilistico e motociclistico. È presente in più di 100 mercati mondiali e gestisce 19 impianti produttivi in 12 Paesi.                                                                  Tra le società controllate al 100% da AUDI AG figurano Audi Sport, Automobili Lamborghini e Ducati Motor.

Nel 2020, il Gruppo Audi ha consegnato circa 1,693 milioni di automobili del marchio Audi, 7.430 vetture sportive del marchio Lamborghini e 48.042 motociclette del marchio Ducati.
Ciò ha permesso di ottenere ricavi per circa 50 miliardi di euro e un risultato operativo, prima delle componenti straordinarie, di 2,7 miliardi di euro. Attualmente, 87.000 persone lavorano per l’azienda in tutto il mondo, di cui 60.000 in Germania.