di Rino Drogo

Nel caso foste orientati all’acquisto di un’auto nuova e, per farvi un’idea, cominciaste a guardare la pubblicità delle Case, sia sui mezzi tradizionale che quella on line (oppure a curiosare sui siti web delle più importanti testate di settore), vi fareste l’idea che esistano solo auto elettriche o al limite hybrid plug-in.

Un vero e proprio trionfo delle nuove tecnologie e un inesorabile declino delle vituperate motorizzazioni endotermiche a benzina o, orrore, con il demone rappresentato dal diesel.Passando poi ad analizzare i vari listini prezzi delle auto elettriche, vi accorgereste immediatamente che l’acquisto di una vettura elettrica è diventato una roba da ricchi o, per meglio dire, da alto spendenti. Che ci siano o meno gli incentivi, dovrete mettere in conto una spesa di almeno 25.000 euro per una city car e via via a salire a cifre un tempo riservate alle cosiddette supercar. Una berlina di classe medio-alta oggi arriva a costare l’equivalente di un miniappartamento in provincia. L’acquisto di auto elettrica in questo momento, lasciando perdere l’impatto ecofriendly tutto da discutere, è quanto di meno popolare ci possa essere.

Poi cominciate a fare il giro delle concessionarie delle varie marche, e vi accorgete di una realtà diversa, e questo lo posso dire per esperienza diretta visto che recentemente ho accompagnato i miei figli per l’acquisto di un piccolo suv.Per prima cosa le concessionarie, che tra poco cambieranno il loro rapporto con le case, hanno in casa un discreto stock di auto elettriche che hanno tempi di consegna umani, mentre per le vecchie ed inquinanti endotermiche vi sentirete proporre tempi di attesa biblici. Tempi che un tempo sarebbero stati accettati per una supercar, mentre oggi i 6/8 mesi per una media sono all’ordine del giorno.

Ma la cosa più stupefacente che ho potuto constatare è che in pochissimi ci hanno proposto spontaneamente una vettura elettrica, magnificandone le sue spettacolari virtù per il futuro del pianeta.Mi viene quindi il dubbio che non ci sia allineamento di pensiero tra chi le auto le produce e chi le auto le deve vendere e, soprattutto, con chi le deve comprare.Il dibattito tra i pasdaran dell’elettrico, che ho la sensazione siano o ricchi o giornalisti, e i difensori dell’antico odore di carburante è aperto.