Subaru ha festeggiato 50 anni di trazione integrale
mentre va all’asta uno dei suoi gioielli di ieri
e mentre Travis Pastrana fa il matto sulle strade della Florida
Pochi mesi or sono Subaru ha festeggiato 50 anni di trazione integrale.
Dall’introduzione della Subaru Leone 4WD Estate Van, la prima autovettura AWD costruita in serie in Giappone nel settembre 1972, l’azienda nipponica ha prodotto la bellezza di circa 21 milioni di veicoli con trazione integrale, tant’è vero che i modelli AWD oggi rappresentano il 98% delle vendite sue globali. Tutte le vetture con trazione integrale attualmente prodotte sono dotate del sistema Subaru Symmetrical AWD che, combinato con il motore “Boxer” a cilindri orizzontali contrapposti, costituisce la vera e proprio “firma” tecnologica di Subaru.
La caratteristica che rende unico il Subaru Symmetrical AWD è una trasmissione simmetrica abbinata a un motore Boxer, montato longitudinalmente, posizionata in linea con esso.
La combinazione del baricentro basso, fornito dal Boxer, e il bilanciamento del peso superiore, offerto della trasmissione simmetrica, sono in grado di garantire prestazioni superiori in termini di stabilità e trazione, offrendo prestazioni di guida eccezionali in ogni tipo di condizioni atmosferiche e stradali.
Il tutto si traduce in automobili capaci di trasmettere divertimento e tranquillità a conducente e passeggeri.
Il sistema di trazione integrale, insieme al doppio motore elettrico, è stato adottato anche sul nuovo SUV elettrico Solterra. Inutile aggiungere che, anche in questa declinazione “elettrica”, la trazione integrale Subaru offre capacità di guida, divertimento e (vorremmo dire soprattutto) una considerevole dose di sicurezza per conducente e passeggeri.
Ma se oggi le automobili Subaru stanno via via affermando una propria identità in quanto affidabili, adatte alle famiglie e estremamente sicure non va operò dimenticato che in passato Subaru si è fatta conoscere in tutto il mondo per le prestazioni eccezionali delle sue auto sportive, a cominciare da quella Impreza in grado di dominare la scena rallistica per parecchi anni.
Prendiamo ad esempio questa spettacolare vettura (battezzata P2 WRC, originariamente montata sul telaio 3) che iniziò la sua vita come auto “ufficiale” nel Rally di Monte Carlo del 1997, nelle mani del grande Colin McRae insieme al suo navigatore Nicky Grist.
La bellissima P2 WRC fu poi accoppiata al telaio Prodrive Chassis 21 e successivamente fu protagonista di molte stagioni europee (vincendo tra l’altro il Campionato Ungherese nel 1998 e 1999) nelle mani di squadre private.
In seguito, l’auto emigrò nel Regno Unito, ove gareggiò fino al 2007 con ottimi risultati, seppur opposta a vetture più recenti.
L’Impreza WRC ha poi goduto di una vita più tranquilla fino al 2015, quando è stata presa la decisione di interromperne il pensionamento e di tornare ad utilizzarla per spettacoli ed eventi “vintage”.
In questa sua seconda vita spicca la vittoria al Wethersfield Stages Rally 2016 e 2017, mentre la sua ultima apparizione pubblica è stata a Race Retro nel 2020.
Molti nella comunità del motorsport vedono ancora questa Subaru a 2 porte come una delle leggende di tutti i tempi del Mondiale Rally. Era una vera “muscle car”, era pilotata da alcuni dei migliori equipaggi del pianeta ed era gestita da uno dei migliori team di motorsport di tutti i tempi.
Bene, questo gioiello, perfettamente restaurato (e marciante al meglio delle proprie capacità) ora è in vendita e verrà battuto all’asta di Silverstone Auctions tra pochi giorni, il 25 febbraio per l’esattezza.
La base d’asta non è ancora stata comunicata ma dovrebbe oscillare tra i 380mila e i 425mila euro.
Un bel gruzzolo, che testimonia come, nel cuore e nella mente di molti appassionati, il nome Subaru evochi tutt’ora prestazioni eccezionali, vetture superpotenti ed evoluzioni spettacolari.
Ma, attenzione, contrariamente a quanto fatto in Europa, negli USA Subaru non ha mai lasciato i rally e ha continuato a cavalcare la leggenda di auto ultrapotenti e muscolose.
Tant’è vero che Travis Pastrana (pilota super-vincente e testimone della Casa) ha recentemente lanciato oggi il video Vacation Shred, secondo della serie “Travis Pastrana Gymkhana”.
Protagonista è una Subaru Family Huckster da 862 (!!!) cavalli, che ha reso molto adrenalinica la vacanza di Travis sulle spiagge della Florida.
Il look estetico dell’auto, che ricorda le gite in montagna, è stato “liberamente” basato su quello di una Subaru GL Wagon usata dal team USA di Sci Alpino del 1983.
Questo bolide è stato creato con alcune caratteristiche di altissimo livello prestazionale, quali aerodinamica attiva, trasmissione sequenziale AWD, radiatori montati posteriormente e un motore Subaru Boxer a 4 cilindri da 2,3 litri, basato sul propulsore utilizzato nel campionato RallyCross.
Con un tocco di fibra di carbonio su tutto (compresi i portapacchi e le feritoie del lunotto posteriore) e un lettore di audiocassette tipicamente “anni 80”, la Subaru Family Huckster è stata davvero in grado di lasciare tutti a bocca aperta!

“Realizzare questo video di Gymkhana è stato ancora più divertente del primo – ha dichiarato Pastrana – tranne per la parte in cui mi sono rotto il bacino saltando! Ciò ha ritardato le riprese mentre guarivo, ma ne è valsa la pena. Questa Subaru station wagon è l’auto più divertente che abbia mai guidato e ne sono affascinato. Questa è stata una grande opportunità per essere ancora più creativo con le acrobazie. Spero che tutti quelli che guardano il video si divertano come ho fatto io… e… che macchina! Ho davvero provato a romperla, ma ha continuato ad andare. Tutta questa faccenda è stata così epica!”
Gymkhana 22 dispensa a piene mani molta follia ad alta velocità.
Niente a che fare con la vita quotidiana (e un po’ borghese) delle Subaru che vedete nelle città italiane… e assolutamente niente da imitare!
Vedere il video per credere: https://www.youtube.com/watch?v=LXzPkkQirnM
