Con prestazioni ed eleganza senza tempo, la Ferrari Roma Spider reinterpreta in chiave contemporanea lo stile italiano degli anni “60, caratterizzato da raffinatezza e piacere di vivere
Quella di metà marzo è stata una settimana di grande rilevanza per Ferrari.C’è stato l’attesissimo ritorno alle gare Endurance, dopo 50 anni esatti, segnato da una prestazione più che incoraggiante alla 1000 Miglia di Sebring, e c’è stato anche l’importante lancio di una nuova due posti Spider, nel solco di una lunga e prestigiosa tradizione del Cavallino in fatto di vetture scoperte.Stiamo parlando della nuovissima Ferrari Roma Spider, ultima nata della Casa di Maranello, presentata con un esclusivissimo evento presso il palazzo El Badi di Marrakech.
Disegnata dal Centro Stile Ferrari sotto la direzione di Flavio Manzoni, questa splendida cabrio punta è dotata di raffinatissimo soft top in tessuto, progettato allo scopo di preservare ed esaltare le proporzioni della Roma senza alterarne la silhouette elegante e fluida.Per riprogettare il padiglione, dall’andamento piuttosto spiovente sul posteriore, è stato necessario ripensare le geometrie del lunotto. Tale componente è integrato nella struttura della capote per essere ricoverato insieme a essa all’interno del “tonneau cover” in configurazione a tetto aperto. La grande novità di questa spider risiede infatti nel tetto rimovibile in tessuto, soluzione che vede il ritorno nella gamma a motore anteriore del Cavallino Rampante a 54 anni dall’apparizione sulla 365 GTS4. Vanno segnalati i ridotti tempi di apertura del tetto (13,5 secondi) e la velocità massima di compimento dell’operazione (60 km/h), come pure i suoi ingombri ridotti che salvaguardano la capacità del vano bagagli. Un nuovo wind deflector mobile, integrato nello schienale della panchetta posteriore, si apre quando necessario al semplice tocco di un pulsante sul tunnel centrale, garantendo un elevato comfort di bordo.
Gli esterni sono caratterizzati da un approccio stilistico basato su pulizia e sintesi assoluta degli elementi. Il cofano anteriore enfatizza la silhouette essenziale della fiancata mentre il frontale è trattato come un monolite ricavato dal pieno, con un volume a sbalzo che genera un effetto a muso di squalo. Il cofano e i sinuosi parafanghi si compenetrano senza soluzione di continuità, in armonia con i caratteristici stilemi Ferrari. Il raffreddamento motore è garantito da una superficie in tinta carrozzeria traforata localmente, solo dove strettamente necessario. Lo sbalzo posteriore appare riproporzionato grazie a un volume del posteriore basso e compatto, ottenuto asciugando le volumetrie attorno agli ingombri del retrotreno. Lo sviluppo tecnologico ha reso possibile la riduzione delle dimensioni dei gruppi ottici, consentendo di disegnare bellissime fonti luminose minimaliste.Completa la figura del posteriore un diffusore aerodinamico, dalle proporzioni contenute, che integra derive, scarichi e funzioni ausiliarie.Da segnalare l’attento studio aerodinamico dello spoiler mobile, il cui disegno è stato calibrato specificatamente per la configurazione a tetto aperto. Questo elemento segue una logica di movimentazione automatica correlata alla velocità e alle accelerazioni longitudinali e trasversali.L’incremento di carico anteriore sulla vettura è invece affidato principalmente a una coppia di generatori di vortici ottimizzati specificamente per la Ferrari Roma Spider. Agendo in effetto suolo, introducono nel campo una vorticità concentrata e coerente, gestendo inoltre la scia della ruota anteriore allo scopo di creare carico verticale in maniera estremamente efficiente.
I designer hanno applicato agli interni stesso approccio formale introdotto sulla Ferrari Roma. Sono state create due cellule dedicate a pilota e passeggero, due moduli che avvolgono integrando anche le sedute posteriori.Le forme sono modellate plasticamente definendo un volume scultoreo in cui tutti gli elementi dell’abitacolo sono in continuità materica. E se il quadro strumenti full-digital è protetto da una palpebra antiriflesso va aggiunto che è inoltre disponibile (su richiesta) il display passeggero, per condividere le informazioni di guida con il conducente.Un display centrale di serie da 8,4” raccoglie le altre funzioni legate all’intrattenimento e i comandi del clima. Il gruppo dei comandi del cambio si concentra invece su una piastra (che ricorda il selettore del cambio Ferrari dall’iconico tema a cancelletto) alloggiata sulla parte centrale del tunnel, in posizione inclinata. Infine, sul volante si segnalano comandi a sfioramento posizionati sulle razze.
Il motore della Ferrari Roma Spider fa parte della pluripremiata famiglia di V8 biturbo. Il propulsore da 3855 cc eroga 620 cv a 7500 giri, conferma eccezionali doti di potenza e fruibilità, essendo in grado di erogare l’80% della coppia disponibile già a 1900 giri/min.La vettura è dotata di Variable Boost Management, software sviluppato dalla casa Modenese, che varia la coppia erogata in funzione della marcia utilizzata per fruire di una spinta sempre crescente ottimizzando al contempo i consumi. Al salire dei rapporti viene infatti aumentata la quantità di coppia disponibile, fino a raggiungere i 760 Nm in 7° e 8° marcia: ciò ha permesso di utilizzare rapporti più lunghi, utili al contenimento di consumi ed emissioni.Il cambio deriva dalla trasmissione a 8 rapporti introdotta sulla SF90 Stradale. L’introduzione dell’ottava marcia e il miglioramento dell’efficienza di trasmissione permettono una rilevante riduzione dei consumi, ottenendo al contempo un miglioramento delle prestazioni nell’utilizzo sportivo.
La Ferrari Roma Spider risulta facile da portare al limite. Ciò avviene soprattutto grazie al software di controllo Side Slip Control (SSC), il quale adotta un algoritmo di stima dell’angolo di assetto del veicolo in tempo reale, che permette di coordinare e azionare i sistemi di controllo dinamico in modo rapido, puntuale e preciso.Il sistema SSC, qui nella sua versione 6.0, integra tutti gli altri sistemi di dinamica del veicolo, tra cui spicca il Ferrari Dynamic Enhancer (FDE), attivo nella posizione ‘Race’ del Manettino. L’FDE permette il controllo della dinamica laterale attraverso l’attuazione di una pressione idraulica puntuale sulle quattro ruote e coerente con la situazione di guida al sistema frenante, allo scopo di rendere più prevedibile il movimento del veicolo in percorrenza e uscita curva. Tale sistema si affianca al tradizionale Electronic Stability Control.Il Manettino della è dotato di cinque posizioni, per estenderne la fruibilità delle prestazioni di maneggevolezza e trazione grazie all’introduzione della posizione ‘Race’.
Gli impareggiabili standard qualitativi raggiunti e la grande attenzione nei confronti del cliente sono alla base del programma settennale di assistenza estesa, offerto anche sulla Ferrari Roma Spider. Questo programma prevede la copertura di tutti gli interventi di manutenzione ordinaria per i primi 7 anni di vita della vettura. Questo servizio speciale è riservato anche a chi acquista una Ferrari non di prima immatricolazione.
Tra i vantaggi principali del programma Genuine Maintenance, controlli pianificati (a intervalli di 20.000 km oppure una volta all’anno senza limiti di chilometraggio), ricambi originali e ispezioni accurate attraverso i più moderni strumenti di diagnostica a opera di personale qualificato formato direttamente presso il Ferrari Training Centre di Maranello.
