Tornano le “scoperte” MG e Triumph?
Parrebbe di si… anche se la prima parla cinese
e la seconda, per ora, è solo un concept

Tanti, tanti anni fa, la coppia di marchi inglesi MG e Triumph era sinonimo di automobili piccole spyder, veloci, leggere, aggressive e decisamente intonate alla voglia di libertà che aveva attraversato l’Europa all’indomani della seconda Guerra Mondiale.
Diciamo la verità: oggi di quello spirito resta poco o nulla e le “spyderine” inglesi sono ormai uno sbiadito ricordo
Triumph è ancora della partita, ma solo come (apprezzato e rispettato) produttore di motociclette “British style” mentre MG è oramai un marchio automobilistico cinese, che sta avendo un buon successo di vendite nel Vecchio Continente con i suoi suv ibridi ed elettrici… ma che appare lontano mille miglia dalla MG che fu e dai valori che quel brand sapeva esprimere.
Ma qualcosa bolle in pentola, se è vero che MG una spider la sta lanciando (vedi box dedicato) e che una clamorosamente futuristica Triumph è stata svelata a Londra qualche giorno or sono.
Già, perché Triumph Motor Company oggi fa nuovamente notizia con la nuova concept car elettrica TR25, figlia della creatività dello studio di design Makkina.

La TR25 è una celebrazione della grande tradizione britannica, che rende un omaggio particolare alla Triumph TR2 “Jabbeke” da record, MVC575, che nel maggio 1953 batté il record di velocità su terra per le auto di serie sotto i due litri.
Oggi, 70 anni dopo quel record e 100 anni dopo la prima apparizione di un’automobile marchiata Triumph, il brand torna agli onori della cronaca con la Triumph TR25 by Makkina, un concept decisamente avveniristico ma le cui proporzioni rimangono fedeli alla storia del costruttore britannico.
La TR2 “Jabbeke” del 1953, altrimenti nota come MVC575, era un prototipo di auto di pre-produzione, con parti aerodinamiche tra cui uno scudo inferiore, un posteriore molto filante e una copertura quasi integrale dell’abitacolo. Il colore dell’auto, una tonalità blu-verde pallido, è ora diventato sinonimo della TR2 “Jabbeke”. L’auto stabilì i propri record di velocità a Jabekke, nel nord del Belgio, condotta da Ken Richardson e ora è visibile presso il British Motor Museum di Gaydon.
Con la benedizione del BMW Group, che detiene i diritti sul nome Triumph, Makkina ha inteso onorare le caratteristiche che hanno reso MVC575 un’auto così importante. Il veicolo colpisce soprattutto per il frontale con i suoi due distintivi fari (una caratteristica anche delle successive auto sportive Triumph), le superfici esterne slanciate e aerodinamicamente ottimizzate, la configurazione monoposto con sedile basculante/ribaltabile (opzionale) per il passeggero… il tutto declinato attraverso un design senza compromessi, incentrato sull’abitacolo.
I fari della TR25 ricordano quelli della TR2 “Jabbeke” mentre la sigla “25”, al centro, ricorda il 25° anniversario di Makkina.
Usando una BMW i3S elettrica quale piattaforma, Makkina è stata in grado di conferire alla TR25 una distribuzione del peso ottimale, vicina al 50-50, che le permette di curvare come dovrebbe fare una vera auto da competizione, ciò soprattutto in virtù di un baricentro basso e proporzioni compatte.
“Il nostro obiettivo era quello di aggiornare il carattere dell’originale Jabbeke TR2 da record – ha dichiarato il direttore di Makkina, Michael Ani – sia attraverso il design degli interni che degli esterni. L’utilizzo della piattaforma BMW i3S ci consente di creare una miscela di vecchio e nuovo, con la forma della carrozzeria ispirata alla TR2 e un propulsore versatile e adattabile, creando una storia senza soluzione di continuità… ma ora completamente elettrica. La piattaforma i3S dimostra concretamente che guidare un’auto elettrica può essere molto divertente, mentre la combinazione di coppia istantanea, accelerazione, agilità e silenziosità è totalmente convincente”.


Per parte sua MG sta cercando una complicata operazione “recupero valori” con la Cyberster, una bella e veloce cabrio elettrica. Un esemplare di “pre-produzione” ha recentemente fatto bella mostra di sé lungo la prestigiosa striscia di asfalto del Festival of Speed di Goodwood (vedi foto sopra e sotto) ma solo i prossimi mesi ci sapranno dire se saprà entusiasmare i giovani del terzo millennio come avevano fatto le sue progenitrici con i giovani europei dei mitici anni sessanta.


Con un interno minimalista, l’abitacolo della TR25 mira a collocare il guidatore in un ambiente dove non ci sono distrazioni inutili. Strumenti e comandi minimali consentono il godimento di una esperienza di guida pura, evocando un’emozione in pieno spirito Triumph.
Un quadrante nel volante mostra tutte le informazioni vitali mentre una finestra centrale mostra la velocità, i livelli di carica e l’autonomia della batteria. Il volante a raggi, che rende omaggio al volante della TR2 “Jabbeke” dell’epoca, sarà il punto da cui il conduttore potrà accedere alle differenti modalità di guida, ai tutti dati essenziali e al sistema di navigazione della sua Triumph.
“Triumph è un nome incredibilmente significativo nel settore automobilistico – ha proseguito Michael Ani – e sapevamo di avere una forte responsabilità per la sua rinascita attraverso la TR25. Siamo orgogliosi del modo in cui abbiamo rivitalizzato il brand e ringraziamo BMW Group per averci concesso l’onore di firmare un’auto che celebra non solo il 25° anniversario della nostra azienda ma anche i 70 anni del record di Jabbeke e i 100 anni di questo iconico marchio”
