McLaren e Lamborghini dettano la strada:
vernici personalizzate e colori di nuova generazione
sono ormai obbligatori per i costruttori di supercar

Estate. Se c’è una stagione che è dominata dai colori è l’estate, piena di giallo, rosso, azzurro e verde… e lontanissima dai toni grigi e cupi dell’inverno.
La luce e i colori forti dell’estate sono un carburante inesauribile a disposizione dell’animo umano; è indubbio infatti aprire gli occhi in una luminosa mattinata estiva pone tutto (o quasi) in una prospettiva migliore o perlomeno più dinamica e aperta.
Ed ecco allora che arrivano in questa stagione, assolata e colorata, le novità “cromatiche” di due firme di grande prestigio, McLaren e Lamborghini, che non hanno mai rinunciato a cercare nuove strade per affermare la raffinata estetica delle loro automobili.

Fondato nel 1963 dal pilota, ingegnere e imprenditore Bruce McLaren, il Gruppo McLaren è formato da McLaren Automotive, che costruisce a magnifiche e leggerissime supercar, e possiede una quota di maggioranza in McLaren Racing, che gareggia nel Campionato del Mondo di Formula 1 e INDYCAR negli Stati Uniti.

Da pochi giorni McLaren Automotive ha annunciato lo Spectrum Theme, la nuova straordinaria verniciatura ricca di tonalità, sviluppata e applicata dagli specialisti di McLaren Special Operations (MSO) il servizio di personalizzazione interno di McLaren) che verrà offerta esclusivamente sulla nuova 750S.
Il perfezionamento dello Spectrum Theme ha richiesto tecniche inedite, che introducono una nuova generazione di vernici, in grado di offrire ai clienti qualcosa di veramente unico e rivoluzionario.

Sfumature di colore separate creano variazioni di toni definite con precisione: ad occhio nudo il raggruppamento dei colori produce un’illusione di chiaroscuro all’interno di ogni banda, dando una gradevole impressione di velocità e dinamicità: “The Spectrum Theme porta ciò che possiamo fare in McLaren a un livello superiore – ha dichiarato Michael McDonagh, Director, McLaren Special Operations – È necessario un incredibile livello di attenzione e precisione per garantire che le linee dello Spectrum siano in perfetta armonia con la superficie della 750S. Le nuove tecniche che abbiamo sviluppato per raggiungere questo obiettivo sono assolutamente in linea con gli incredibili progressi tecnici della 750. La crescente complessità di ciò che possiamo offrire ai clienti, attraverso temi come Spectrum, è una testimonianza dell’esperienza e della competenza dei nostri specialisti di verniciatura”.

Lo Spectrum Theme è disponibile in tre varianti: Spectrum Blue, Spectrum Grey e Spectrum Orange. I colori possono essere combinati con altre personalizzazioni di McLaren Special Operations, tra cui rivestimenti in pelle dai colori vivaci, targa con dedica personalizzata e battitacco in fibra di carbonio con finiture Spectrum dipinte a mano e loghi MSO sfumati.
I temi del blu, del grigio e dell’arancione sono solo l’inizio, infatti Spectrum può essere specificato in colorazioni uniche, progettate e fornite da MSO. Le tonalità dello spettro cromatico richiedono la formulazione di nuove vernici che mescolano la giusta quantità di toni chiari e scuri per creare un mutamento di colore coerente. Non esiste una formula fissa, ma ogni tema dello spettro richiede miscele su misura per ottenere il risultato desiderato.
Le linee e l’intricata scultura aerodinamica delle porte a diedro hanno rappresentato una sfida significativa per i tecnici incaricati di posizionare le linee Spetrum Theme mentre il settimo tono di vernice non è una striscia solida, ma un effetto a dissolvenza che avvolge la parte posteriore della 750S.
La variante Blue passa da Spectrum Blue a Metallic Aurora Blue, la variante Orange inizia con Spectrum Orange e si evolve in un ricco e potente Gamma Red Metallic, mentre la variante Grey passa da Spectrum Grey a Metallic Metorite Grey.
Da segnalare che, come tocco finale, la parte inferiore dell’ala posteriore attiva della 750S può essere di colore contrastante.

Ma se scendiamo alle nostre latitudini, in Emilia per la precisione, in tema di colori l’effetto “meraviglia” è altrettanto sicuro.
Automobili Lamborghini ha infatti nel suo DNA un legame forte con i colori e, a sessant’anni dalla sua fondazione, ripercorre il suo rapporto con essi raccontandone l’evoluzione storica e celebrandone l’attuale capacità di personalizzazione ed offerta.
Quando nel 1963 Ferruccio Lamborghini fondò la sua azienda decise fin da subito che le sue auto non avrebbero avuto un solo colore distintivo ma che, invece, sarebbero state disponibili in tantissime tonalità, in modo da poter soddisfare il maggior numero di clienti e, soprattutto, dar loro la possibilità di rendere le loro vetture le più uniche possibile.

Le prime Lamborghini 350 e 400 GT rispecchiavano questa filosofia, adottano svariate e belle tonalità, che però erano abbastanza nella norma per l’epoca.

È invece con la Miura del 1966 che Lamborghini vive un’esplosione di colore. Il modello si prestava benissimo a vestire le tinte audaci che vestivano il jet-set e facevano la loro apparizione nelle riviste di architettura. Stavano cambiando anche i clienti di riferimento: la Miura attraeva il cliente più giovane, meno legato agli stilemi della tradizione, caratterizzato da una personalità forte e che viveva la vita ad una velocità diversa e che desiderava la sua supercar in una tinta speciale.

La Miura, poi, visse da protagonista gli straordinari anni del boom economico, della rivoluzione dei costumi, espressa dalla Swinging London e dalla musica “beat”. Per questo sono poche le Miura che vestono il bianco od il nero, i cosiddetti non colori, e sono molte, moltissime, quelle che sfoggiano il verde, l’arancione, il giallo, tutti in tonalità molto accese e sgargianti.
La modella inglese Twiggy, uno dei simboli del periodo, scelse la sua Miura S

in verde acido (utilizzato ancora oggi, con il nome Verde Scandal) con due bande longitudinali arancioni mentre la Miura che si arrampica sulla strada del Gran San Bernardo nella scena iniziale del film “The Italian Job” (un grande successo del 1969) è di colore arancione anzi, per la precisione, di colore Rosso Miura.

Da allora ogni nuovo modello Lamborghini ha portato con sé una storia di verniciature d’avanguardia, originali e spesso inedite.
La Countach ha rappresentato, in questo senso, una capitolo importantissimo; ma come dimenticare la Espada che, formalmente una vettura nata per un utilizzo con la famiglia grazie ai suoi quattro posti, è ordinata spesso di colori sgargianti.
La Diablo nasce soprattutto con colori pastello, ma verso la fine della produzione arrivano tante tonalità metallizzate come lo splendido Oro Elios.
Nel 2001, con l’arrivo della Murciélago, si impongono i colori perlati, spesso abbinati, in contrasto alla fibra di carbonio mentre con Aventador, Huracán e Urus entriamo nell’era moderna, fatta di colori speciali come quelli a tonalità varabile (i cosiddetti colori Harlequin o cangianti) a seconda di come vengono colpiti dai raggi di luce. Sempre più spesso vengono richieste delle vetture multicolore, sfumate o con livree dedicate ma la tradizione non viene mai dimenticata: per la Huracán Sterrato, ad esempio, sono stati sviluppati dei colori derivati da quelli che erano offerti sulla LM 002 come il “Sabbia Desertum”, tonalità di beige.

Dal 2013 la tradizione Lamborghini di cercare di soddisfare il più possibile la richiesta del cliente è stata ufficializzata con il dipartimento Ad Personam, che permette di scegliere tra una serie quasi infinita di combinazioni o, addirittura, di farsi creare la propria.
Esiste infatti la possibilità di venire nella sede storica dell’azienda per contribuire alle scelte che plasmeranno la loro futura vettura.

Oggi sono presenti più di 360 colori tra cui scegliere, di cui 60 suddivisi in 5 famiglie (Sportiva, Contemporanea, Eclettica, Classica e Tecnica) che rappresentano cosa l’azienda è, è stata e vuole essere. Gli altri 300 colori fanno parte della palette Ad Personam, ulteriore gamma di colori che racchiude quelli con particolari tonalità e tecnologie più ricercate, alcuni disponibili al Car Configurator, altri solo visitando lo studio Ad Personam.