IL FORTE LEGAME TRA CITROEN E MILANO SI RINNOVA ATTRAVERSO LA C5 X,
VETTURA CHE ESPRIME L’ESPERIENZA DI CITROËN NEL CAMPO DEL COMFORT
MA DIMOSTRA ANCHE UNA FORTE CAPACITÀ DI INNOVARE

Guidare una Citroen a Milano ha sempre un sapore particolare.
Soprattutto se si parte da via Gattamelata, da decenni punto di riferimento Citroen per i milanesi.
Ma via Gattamelata, che è nel pieno del quartiere Portello, nasconde una storia che lega e intreccia fortemente le vicende di Citroen al capoluogo lombardo.
Per capire dobbiamo tornare indietro di ben 99 anni, sino al 1924, e calarci in un periodo caratterizzato da un grande successo e da una continua crescita dell’industria Citroen nella madre patria.

Un successo incontestabile, che stimolò appetiti di portata internazionale in André Citroen, cuore e motore instancabile dell’azienda che portava il suo nome.
Per espandersi sul mercato della nostra penisola (che mostrava di apprezzare le sue vetture) Citroen si scontrava però con i dazi doganali imposti dal regime italiano, che limitavano le importazioni e le ambizioni espansionistiche di monsieur André.
Furono quei problemi che spinsero Citroen a chiedere soccorso all’amico Nicola Romeo, che in quegli anni aveva stabilito il quartier generale di Alfa Romeo nel quartiere Portello.
Romeo, in quell’area, possedeva terreni in abbondanza e non ebbe problemi a vendere un grande appezzamento all’imprenditore transalpino che, il 2 ottobre del 1924, fondò la Società Anonima Italiana Automobili Citroën, poi da tutti conosciuta come Citroen Italiana.
Per fare ciò Citroen ebbe bisogno di due soci italiani (Mentasti e Di Carrobbio) e, in attesa di vedere completati gli stabilimenti al Portello, decise di valersi della collaborazione della Carrozzeria Boneschi, in via Savona, per iniziare immediatamente ad assemblare le sue automobili a Milano.

L’attività partì quasi immediatamente e la prima vettura firmata da Citroen Italiana fu la “5”, versione meneghina della Type C venduta in Francia.
Fu però necessario attendere il 1926 per vedere pronta la fabbrica al Portello dove, alle operazioni di semplice assemblaggio di componenti provenienti dalla Francia, si affiancò la costruzione vera e propria di molte parti. Dapprima gli impianti elettrici, poi gli interni e infine l’intera carrozzeria.

Negli anni seguenti la produzione milanese si allargò a vari modelli, raggiungendo un buon ritmo e facendo diventare la Citroen Italiana al Portello una realtà molto “sentita” dai milanesi.
Ma, verso la fine del decennio, il vulcanico André Citroen ebbe una brillantissima intuizione di “marketing” e, con la chiara intenzione di accreditarsi presso il Governo, fece realizzare dalla Carrozzeria Touring due versioni speciali della lussuosa C6, ribattezzate Lictoria Sex, che furono donate alla Regina Elena.
Il fatto ebbe una notevole eco e allora Citroen decise di andare oltre, facendo allestire una ricchissima versione speciale per Papa Pio XI. L’auto era una vera meraviglia, rifinita in oro e tessuti preziosi, aveva persino un trono. Fu consegnata il 9 giugno 1930 ma non venne utilizzata né da Pio XI né dai suoi successori, perché ritenuta troppo lussuosa. La vettura (oggetto di restauro all’inizio degli anni “90) è conservata presso i Musei Vaticani.

Ma torniamo a Citroen Italiana e ai problemi che dovette affrontare durante gli anni “30. Accadde infatti che alcune leggi promosse dal Governo italiano resero sempre più ardua l’attività di assemblaggio a Milano, che pian piano si ridusse fino ad azzerarsi definitivamente.
Citroen Italiana scomparve nel 1938, sostituita da un nuova società puramente commerciale, che importava automobili dalla Francia provvedendo alla distribuzione in Italia.

Seguirono alcune modifiche societarie e il nome variò più volte sino a divenire Citroen Italia nel 1968, con sede, guarda caso, in Via Gattamelata, al Portello.
E oggi, anno 2023, dopo alcune tappe intermedie in altri luoghi, Citroen è tornata a casa, lì dove da sempre i milanesi sanno di trovarla, in via Gattamelata, nel modernissimo quartiere Portello.

Nuova C5 X è il modello di punta di Citroën. Svelato nel 2021, esprime tutta l’esperienza di Citroën nel campo del comfort a bordo e dimostra una forte capacità di innovare, associando l’eleganza di una berlina, il volume di una station wagon e la posizione di guida di un SUV.
Il cuore della vettura va ricercato nell’iper-tecnologico motore ibrido plug-in, che sviluppa 225 CV e offre il piacere di partire e guidare silenziosamente senza emissioni. La presenza di una batteria di trazione da 12,4 kWh permette fino a circa 50 chilometri di autonomia (con velocità massima di 135 km/h) in modalità 100% elettrica. È questa un’autonomia coerente con la maggior parte degli spostamenti quotidiani degli italiani.
Si tratta di un sistema di propulsione contraddistinto da una gestione decisamente “intelligente” (targata Bosch) del sistema ibrido, gestione che ottimizza l’utilizzo dell’energia disponibile in ogni frangente, arrivando a risultati davvero notevoli in termini di economia d’esercizio.
Tant’è che, lungo un percorso misto, urbano e autostradale, tenendo l’auto in modalità ibrida, abbiamo letto nel computer di bordo consumi pari a circa 19 km/l.
Il tutto è gestito in sicurezza dal cambio automatico EAT8 ad 8 rapporti, di serie per ogni versione ed allestimento, che trasmette il moto alle ruote anteriori.

Citroën C5 X Plug-in Hybrid offre anche la possibilità di modulare il suo mix propulsivo attraverso 4 differenti modalità di guida, attivabili dal selettore sulla console centrale.

• La modalità di guida ‘Hybrid’ alterna la trazione 100% elettrica ad un’associazione tra la motorizzazione elettrica e termica, mentre le sospensioni attive rimangono in modalità ‘Normal’.
• In modalità ‘Comfort’ le sospensioni attive tendono a migliorare ulteriormente il benessere di bordo.
• In modalità di guida ‘Electric’, la trazione è completamente elettrica,e le sospensioni sono regolate in modalità ‘Normal’.
• Con la modalità ‘Sport’, il motore termico è sempre in funzione ed è supportato dal motore elettrico per offrire il massimo dinamismo. Allo stesso tempo, le regolazioni dello sterzo, dell’acceleratore, del cambio automatico diventano più dinamiche e le sospensioni attive diventano più rigide.
L’ulteriore funzionalità ‘Save’ permette di preservare la carica della batteria di trazione, in modo da poter percorrere fino a 20 km in modalità ‘Electric’.

Il design di C5 X colpisce immediatamente grazie ad una silhouette decisa, con un portellone posteriore che rappresenta la sintesi tra la berlina e la Station Wagon.
L’auto presenta una linea molto personale ed audace (con un’attenzione particolare all’aerodinamica), dove il cofano lungo e la linea di cintura alta conferiscono unicità e dinamismo.
La sua posizione rialzata su strada, grazie alle ruote di grande diametro da 720 mm (con pneumatici da 19″ sulla maggior parte delle versioni) garantisce una posizione di guida più alta, per una maggiore sicurezza e visibilità, una caratteristica molto apprezzata dai clienti dei SUV.
C5 X vanta un passo di 2.785 mm, lunghezza di 4.805 mm, larghezza di 1.865 mm e un’altezza di 1.485 mm. Il bagagliaio, con un volume di 545 litri, risponde ai requisiti di una Station Wagon.

C5 X propone il meglio della guida semi-autonoma di livello 2: l’Highway Driver Assist, che associa l’Adaptive Cruise Control (il regolatore di velocità adattativo) al sistema di Avviso attivo di superamento della linea di carreggiata: il conducente non ha più bisogno di gestire velocità o traiettoria poiché è il veicolo ad occuparsi di tutto. Altri dispositivi facilitano la guida, come il sistema di monitoraggio dell’angolo cieco, il Rear Cross Traffic Alert, che rileva un pericolo vicino durante la retromarcia, la Telecamera Vision 360 o il Proximity Keyless Access and Start, che blocca e sblocca automaticamente le porte quando il conducente si avvicina o si allontana dall’auto.

Una volta al volante la prima sensazione è di estremo comfort. La modalità di guida elettrica, fluida e silenziosa, l’assenza di vibrazioni e l’ergonomia contribuiscono a migliorare il benessere a per tutti gli occupanti.

Va però subito aggiunto che la C5 X è una vera Citroen e si porta appresso il DNA di sospensioni “storicamente” parecchio morbide. Ciò le permette di assorbire perfettamente le asperità (quali buche o dossi di rallentamento) mentre, a velocità più elevate, pare davvero di “surfare” sulla strada. Di contro capita che, soprattutto in modalità “Comfort”, rollio e beccheggio siano un po’ troppo accentuati.

Il motore garantisce prestazioni all’altezza, mentre il cambio è fluido e reattivo come peraltro lo sterzo. La frenata appare ben proporzionata e progressiva in qualsiasi condizione di utilizzo.

Grazie a sensori che rilevano le irregolarità della strada in pochi millesimi di secondo, le informazioni vengono trasmesse a una centralina elettronica che determina in ogni momento i parametri corretti per offrire il massimo comfort a tutti gli occupanti.

Oltre ai sensori dell’ESP, le sospensioni dispongono di 4 sensori di posizione verticale e di 3 sensori che rilevano la velocità delle ruote, per analizzare i movimenti della scocca e il ritmo di guida: accelerazione longitudinale e laterale, angolo di imbardata (rotazione del veicolo intorno al suo asse verticale), angolo e velocità di sterzata del volante, posizione del pedale dell’acceleratore, pressione di frenata o carico del veicolo. Tutte queste informazioni consentono alla centralina elettronica di adattare costantemente la regolazione di ogni sospensione

Con la scelta di tre modalità di guida il sistema di controllo delle sospensioni rafforza l’efficacia dell’azione degli Smorzatori Idraulici Progressivi, aumentando ulteriormente l’escursione delle sospensioni per garantire l’effetto di “sorvolare” la strada nei tratti rettilinei, assicurando al contempo un’efficace stabilità della scocca in caso di forti sollecitazioni.

C5 X inaugura un nuovissimo sistema di infotainment con particolare attenzione alla connettività. Abbinato a un touchpad HD da 12”, a quattro prese USB di tipo C e alla ricarica wireless dello smartphone, si aggiorna in tempo reale tramite il Cloud e adotta il Mirror Screen wireless.

La sua interfaccia è stata progettata come un tablet touchscreen e il sistema dispone di Natural Voice Recognition, efficiente e facile da usare, una sorta di assistente personale che capisce ciò che viene detto, risponde alle domande ed esegue i comandi.