Ogni Mazda è uno scrigno ricco di tesori in termini di tecnica,
estetica e modo di vivere l’automobile.
E l’ultima versione della CX-5 conferma tutte queste qualità

Come si fa a non applaudire Mazda?
La storia di questa casa è costellata di invenzioni, innovazioni, intuizioni che hanno sovente spiazzato il pensiero comune.
Il motore rotativo, ad esempio, fu portato da Mazda ai massimi livelli di efficienza, sino alla storica vittoria alla 24 ore di Le Mans del 1991 con la 787B.
Ma, come dice Antonello Venditti, “certi amori non finiscono… fanno giri immensi e poi ritornano”, quindi oggi Mazda torna a proporre il rotativo ma in una veste tecnologicamente rinnovata e con un ruolo inedito: quello di supportare il generatore elettrico della nuova MX-30.
Presentata pochi giorni or sono e disponibile sul mercato europeo dalla primavera di quest’anno, questa vettura, a suo modo rivoluzionaria, aggiunge un altro mattoncino ad una storia per molti versi vincente.

Non va però dimenticato che, in verità, ogni Mazda è uno scrigno ricco di tesori in termini di tecnica, estetica e modo di vivere l’automobile.
Prendiamo la CX-5, la prima Mazda di serie ad essere progettata secondo la filosofia Kodo-Soul of Motion, ma anche la prima dotata della nuova rivoluzionaria gamma di propulsori, telaio e carrozzeria siglati Skyactiv Technology. Durante la sua ormai lunga carriera (è stata lanciata nel 2012) questa auto ha concretamente dimostrato quanto possa essere coinvolgente un SUV.
Il modello di seconda generazione, e i successivi aggiornamenti, hanno visto migliorie di design esterno e interno, di qualità dell’abitacolo, nuove tecnologie e propulsori, miglioramenti in termini di comportamento su strada e sicurezza, rendendo la CX-5 sempre più comoda, raffinata e reattiva.
Sino alla versione lanciata lo scorso del anno, in cui i tecnici Mazda hanno portato a livelli ancora più alti la filosofia tecnologica e stilistica Jinba Ittai, che tende ad integrare auto e guidatore come fossero una sola cosa.
La CX-5 2022, di cui ci occupiamo in questo servizio è infatti ricca di spunti interessanti: introduce la selezione della modalità di guida Mi-Drive (Mazda intelligent Drive), offre un comportamento su strada migliorato, un nuovo stile e allestimenti maggiormente differenziati, miglioramenti all’abitacolo e, ultima ma non ultima, una più ampia gamma di dotazioni di sicurezza.

Partiamo dal selettore di guida Mi-Drive, che consente al guidatore di scegliere la modalità di guida con il semplice tocco di un comando. Alcuni allestimenti, dotati di i-Activ AWD, hanno l’ulteriore vantaggio della modalità Off-Road, che rende la guida più naturale e intuitiva sui fondi sterrati e scivolosi
Ma le novità non finiscono qui. Con l’adozione sulla della nuova generazione della Skyactiv-Vehicle Architecture sono state ulteriormente evolute la scocca, le sospensioni e i sedili, per migliorare il comfort di marcia e ridurre l’affaticamento. Anche la rumorosità indotta dal fondo stradale è stata ridotta, specialmente quando si viaggia su superfici irregolari.

Dal punto di vista stilistico si nota il nuovo frontale, più possente, con calandra e design delle tipiche ali maggiormente incisivi. Anche i gruppi ottici anteriori e posteriori sono stati ridisegnati e il risultato è assai gradevole.
In termini di stile e rifiniture i tre nuovi livelli di allestimento presentano parecchie differenze.
La versione Newground (a cui si riferisce questo servizio) propone la parte inferiore dei paraurti anteriore e posteriore e delle finiture delle porte in colore argento, specchietti retrovisori neri, accenti verde lime sulla calandra e cerchi in lega da 19″, con intagli neri. L’interno abbina rivestimenti scamosciati con cuciture e bocchette di climatizzazione in verde lime.
Il livello Homura, più sportiveggiante, offre invece una finitura in nero lucido per la calandra, le ali, le sezioni inferiori dei paraurti, i passaruota, le modanature delle porte e gli specchietti retrovisori esterni. I cerchi in lega da 19″ sono rifiniti in nero metallizzato mentre gli accenti della calandra sono rossi. Rosse sono anche le cuciture sulla pelle nera dei sedili, del volante, della leva del cambio e dei pannelli delle portiere.
Passando al livello Signature (il più elevato e costoso) si nota un esterno omogeneo e monocolore, che mette in risalto la bellezza delle forme dinamiche della CX-5. Bella la finitura lucida dei cerchi in lega da 19″ color argento, mentre l’interno propone la morbidezza della pelle Nappa e una ricercata trama delle venature del vero legno.

L’abitacolo della CX-5 2022 offre nella consolle centrale anche un alloggiamento per la ricarica Qi wireless induttiva del telefono e per quanto concerne il bagagliaio va detto che il ripiano (reversibile in due pezzi) e la soglia del portellone sono allo stesso livello, fatto che facilita enormemente le operazioni di carico e scarico. Gli allestimenti del Newground sono inoltre dotati di pianale con un lato impermeabile per gli oggetti bagnati o sporchi.

Ormai pare assodato: il futuro (prossimo?) sarà elettrico mentre, nel presente, l’abbuffata di ibridi di vario livello è una realtà. Allora perché riproporre un motore diesel?
Sulla CX-5 (oltre a due ottimi motori a benzina) è infatti proposto un diesel Skyactiv-D 2.2 litri da 110kW/110 CV oppure 135kW/184 CV abbinati a un cambi manuale o automatico. La trazione è anteriore o integrale, quest’ultima offerta soltanto con il motore da 150 cavalli.
E’ questo un motore che vanta ottime prestazioni ma anche ottimi livelli di emissioni, grazie ad una combustione meticolosamente messa a punto e all’elevata efficienza del trattamento a valle degli NOx. Quindi un diesel particolarmente pulito, che tiene alla larga da eventuali crisi di “coscienza ambientalista”.

Alla prova dei fatti Mazda CX-5 conferma quanto promesso dalla filosofia Jinba Ittai. Una volta al volante ci si sente subito “a casa”, l’auto non mette mai in imbarazzo e dopo pochi minuti la sintonia uomo/macchina è pressoché perfetta.
Le regolazioni elettriche del sedile permettono una raffinatissima ricerca della propria posizione ideale, l’abitacolo è accogliente e ben rifinito, i comandi intuitivi e facili da raggiungere, le informazioni chiare. Insomma, si tratta di un’auto raffinatissima nella sua estrema semplicità.
In strada la CX-5 è “facile”, si guida con serenità, è più che brillante quando serve ma resta molto confortevole in ogni situazione.
Le sospensioni (e la scocca) garantiscono ottime performance in termini di maneggevolezza e tenuta di strada. Beccheggio e rollio sono contenuti e l’inserimento in curva preciso.
Ovviamente stiamo parlando di un suv di un certo peso e dimensioni, quindi non bisogna esagerare nella ricerca di limiti che non gli competono ma comunque la frenata toglie dai pasticci con sicurezza e buona progressività.

La gamma aggiornata dei sistemi di sicurezza i-Activsense della CX-5 ora comprende il Cruising & Traffic Support (supporto alla marcia in colonna) che contribuisce a ridurre l’affaticamento del conducente assistendolo con acceleratore, freno e sterzata quando coinvolto negli ingorghi.
Dal canto loro anche i fari anteriori a LED adattivi sono stati evoluti per offrire una gestione più precisa nella distribuzione del fascio luminoso.
Tutti questi gli aggiornamenti e affinamenti hanno fatto crescere la Cx-5 fino a farla diventare un modello fondamentale, che rappresenta circa il 21% delle vendite annuali del brand giapponese in Europa.
Equipaggiata con propulsori benzina o diesel e dotata, in alcune versioni, anche della trazione integrale, la CX-5 è sul mercato con un’offerta estremamente ampia (allestimenti Business, Exceed, Newground, Homura e Signature) ed anche i prezzi spaziano parecchio , partendo da 35.300 Euro per finire ai 49.800 Euro della Signature AWD con cambio automatico.
La versione Newground Diesel protagonista del servizio costa 40.100 Euro mentre con il motore a benzina il costo scende a 37.600 Euro.

Verso la fine del 2021, Mazda CX-5 è stata sottoposta a un nuovo stringente test di impatto laterale dall’Insurance Institute for Highway Safety (IIHS) ed ha ottenuto la valutazione massima in fatto di sicurezza.
Il test per l’impatto laterale impiega una barriera di ben 1.900 kg con una velocità di impatto maggiore di 60 km/h. La barriera è stata anche progettata per rispecchiare un moderno SUV o che urta con le porte e il montante B del veicolo.
La IIHS è un’organizzazione indipendente per i test di sicurezza finanziata dal settore assicurativo negli Stati Uniti. Tutte le Mazda finora testate dalla IIHS sono state valutate TOP SAFETY PICK+, la più alta valutazione possibile per questo organismo. Fra questi modelli, oltre alla CX-5, ci sono Mazda3, Mazda6, Mazda CX-3 e Mazda CX-30.