Alpenglow è il fenomeno ottico che lascia trasparire
una luce rossastra sulle montagne prima che si levi il sole.
Questa stupefacente concept-car punta proprio ad esaltare il momento
in cui si svelano le forme e le tecnologie rivoluzionarie di domani

La storia di Alpine non è solo storia di automobili, ma anche (o soprattutto) di passione e di persone, a partire da quel Jean Rédélé, pilota di buon talento di Dieppe, che a metà degli anni “50 decise di appendere il casco al chiodo per inseguire il suo sogno di costruttore.
Rédélé aveva in mente una sportiva leggera, che potesse correre e vincere sulle “sue” strade alpine (da qui il nome del marchio) e partì dalla vettura più semplice ed efficace che conosceva: la Renault 4cv.
Il primo modello, nel 1955, fu la A106 (che dalla 4CV mutuava lo schema tecnico ed era “vestita” dall’italiano Giovanni Michelotti) ma l’azienda decollò definitivamente nel 1962, grazie alla A110.
Da quel momento Alpine e Renault lavorarono a stretto contatto (le Alpine erano vendute e assistite dai concessionari Renault) e in breve la piccola Casa entrò nell’élite dei rally internazionali. Nel 1971 Alpine seppe monopolizzare il podio del Rally di Montecarlo prima di vincerlo nuovamente nel 1973, anno in cui divenne la prima Casa Costruttrice ad essere incoronata Campione del Mondo di Rally.
Da quel lontano periodo ad oggi tutto è cambiato ma alcune cose rimaste intatta: la passione, voglia di stupire e andare oltre, le emozioni… e in Alpine hanno deciso scaricarci addosso una valanga di genuine e travolgenti emozioni. Questa valanga si chiama Alpenglow.

La filosofia di Alpine è chiara:sportività sostenibile. L’auto sportiva del futuro dovrà offrire sempre le stesse sensazioni ed emozioni di guida, ma tendendo ad emissioni pulite.
Alpenglow incarna questo progetto di radicale innovazione, segnalando l’idrogeno “verde” quale una delle soluzioni per la mobilità sostenibile. Infatti, in fase di combustione, il motore a idrogeno praticamente emette solo vapore acqueo… e quindi l’acqua diventa un elemento chiave del design di Alpenglow, sottolineandone la purezza, ma anche la potenza.

Elementi naturali come il fuoco, l’acqua, il ghiaccio, il vento e il vapore acqueo sono le fonti di ispirazione di questo oggetto impressionante per le forme generose e la carrozzeria fluida e aerodinamica.
Una monoposto in cui pilota, in posizione centrale, forma un tutt’uno con l’abitacolo, posizionato tra due serbatoi di idrogeno. L’interno e l’esterno di questa concept-car sono strettamente connessi; un involucro leggero circonda il pilota mentre la sua sagoma si imprime nell’abitacolo, come un corpo che si butta nella neve lasciando la propria impronta. I due serbatoi in stile “ponton”, disposti su entrambi i lati del cockpit a forma di goccia d’acqua, accentuano la sensazione di fusione con l’auto e l’ispirazione al mondo “racing”.

L’abitacolo di Alpenglow assume la forma di un casco trasparente, dai riflessi blu, che lascia intravedere la silhouette del pilota, pur rimanendo quanto più monolitico possibile e centrato sul
volante geometrico, che trae ispirazione dalla Alpine LMP1 delle gare di Endurance.
Un’identità tutta Alpine traspare dai fiocchi di neve integrati nel prisma centrale, con il logo che si staglia sullo sfondo, rimandando così al mondo alpino. Anche le levette del cambio al volante, trasparenti e retroilluminate, accentuano la sensazione di leggerezza di un abitacolo essenziale, in cui l’esperienza a bordo è l’unica cosa che conta.

Per avviare il veicolo, il conducente dispone di una chiave a forma di prisma da inserire nel volante, che completa la piramide centrale e che, all’avvio, si accende e dà vita al veicolo.

La firma luminosa di Alpenglow evolve con una nuova estetica, partendo dall’anteriore per giungere al posteriore, dove le sfumature luminose in diverse tonalità di blu sottolineano le emissioni pulite di solo vapore acqueo.
All’anteriore, una pioggia di stelle è rappresentata dai triangoli luminosi emessi dai quattro fari. Questi fari molto stilizzati, dalla forma aperta, consentono di fuoriuscire al vapore acqueo emesso dalla combustione interna. Anche l’alettone posteriore si distingue per l’assoluta trasparenza come pure le ruote, cerchi composti da una struttura trasparente che riproducono i fiocchi di neve.
Quando l’Alpenglow si avvicina avviene una magia. È così che le aree opache evolvono per diventare trasparenti, lasciando intravvedere ciò che accade all’interno. Le zone rosse, che rappresentano il caldo, sono controbilanciate dal blu intenso, che fa riferimento al freddo alpino. Una magia nascosta, con elementi che compaiono e scompaiono, per svelare progressivamente quest’oggetto.

Il frontale a V è il punto di partenza della linea rossa che attraversa Alpenglow. Poi, sulla fiancata, una linea di carattere disegna la presa d’aria e crea un tunnel aerodinamico.
Progettata per le corse, questa concept-car si avvale di parafanghi posteriori molto lunghi e affusolati per ottenere la massima aerodinamicità, ammiccando all’A220 che gareggiava nell’endurance alla fine degli anni “60. Per parte loro, i due serbatoi esaltano la fiancata con una forma generosa e sensuale che si integra perfettamente nel design scolpito di Alpenglow.
Che le Alpine siano leggere, non è una novità. Alpenglow non fa eccezione a questa filosofia e può contare sulle competenze di ingegneri e designer per raggiungere notevoli livelli di leggerezza e rigidità. Per la progettazione è stata ampiamente utilizzata la fibra di carbonio e, per rispondere alle sfide dello sviluppo sostenibile, si è fatto grande ricorso al carbonio riciclato.
La concept-car è lunga più di 5 metri, larga oltre 2 metri e ha un’altezza inferiore a 1 metro.

Alpenglow preannuncia quindi la possibilità di un futuro a emissioni pulite per le auto da competizione, ma anche per le prossime generazioni di veicoli Alpine stradali. L’emozione della guida è esaltata dall’innovativa tecnologia basata su un motore a combustione interna a idrogeno, che permette di mantenere un bel suono motore… musica per le orecchie degli appassionati!

La mobilità del futuro sarà pertanto un mix di soluzioni a zero emissioni, con una naturale complementarità tra veicoli elettrici a batteria, veicoli alimentati da celle a combustibile e veicoli dotati di motori termici ibridi, alimentati da un carburante sostenibile, che potrebbe essere l’idrogeno verde. L’utilizzo dell’idrogeno come carburante, abbinato al know-how tecnico delle gare automobilistiche, permetterà ai futuri veicoli di raggiungere un altissimo livello di prestazioni pur emettendo solo vapore acqueo… e un gradevole rombo.

“Benvenuti nel futuro di Alpine. Un futuro affascinante, di cui Alpenglow evoca i prossimi modelli, sia stradali che da competizione. Alpenglow è più di una semplice concept-car, è il manifesto della Marca, un atto fondante dei suoi obiettivi ambiziosi e del suo piano di sviluppo, un simbolo che concretizza il progetto Renaulution, prima dell’arrivo dei prossimi tre modelli del “Dream Garage”. Un veicolo che incarna la strategia di Alpine come costruttore di auto di serie, come protagonista del motorsport e come marca socialmente responsabile. Alpenglow è un vettore di emozioni, creatività ed eleganza che apre la strada all’eccellenza automobilistica e sportiva, annunciando nuove soluzioni sostenibili, tra cui il ricorso all’idrogeno. Questa concept-car è la madre di tutte le future Alpine in termini di design, tecnologia e innovazioni” – Laurent Rossi, CEO di Alpine

Alpenglow è la fonte del design e della tecnologia delle future Alpine, sia per i modelli da competizione che per quelli di serie. La prossima generazione di auto darà vita al Dream Garage con tre modelli esclusivi ed innovativi, tutti al 100% elettrici: una compatta sportiva (segmento B); un crossover GT (segmento C); l’auto destinata a sostituire l’A110.Le nuove Alpine saranno anche dotate di volante intuitivo, sportivo, in stile Alpenglow, con funzioni ergonomiche. Per quanto riguarda i materiali utilizzati, il carbonio, compreso quello riciclato, sarà onnipresente per garantire leggerezza. Le forme scolpite caratterizzeranno le future Alpine… senza dimenticare fiocchi di neve…