Prima immaginata e poi progettata come veicolo elettrico,
Aehra vuole imporsi come nuovo paradigma di innovazione e design.
Un punto di ripartenza per il mondo dell’automotive di alta gamma
di Vittorio Gargiulo
“Oggi non presentiamo un’auto – afferma Hazim Nada, Ceo di Aehra – bensì un nuovo paradigma di innovazione, design, sostenibilità e tecnologia, che siamo sicuri rappresenterà un riferimento non solo per il settore dell’auto elettrica, ma per tutto il mondo dell’automotive di alta gamma. Da oggi entriamo in una nuova era dell’esperienza automobilistica, grazie al lavoro del nostro team, che ha saputo generare un prodotto che non è solo contemporaneo, ma futuristico”.
Non ho mai avuto modo di scambiare due parole con Elon Musk ma avevo conosciuto Hazim Nada all’inizio del 2021, agli albori del suo visionario progetto.
Nada era un libro spalancato, parlare di Aehra (che allora non si chiamava ancora così) lo proiettava in un sogno ad occhi aperti, un sogno che oggi si è trasformato in qualcosa di molto tangibile e concreto.
Una persona davvero appassionata ed entusiasta di quel progetto che, nella sua mente, aveva già linee precise, lontana mille anni luce da sig. Musk che, a dire il vero, pare appassionato solo al business.
Oggi, soltanto 20 mesi dopo quell’incontro, Aehra è un’azienda, una startup globale dal cuore integralmente ,italiano nata per offrire un cambiamento radicale nella produzione di veicoli elettrici di alta gamma, che ha svelato il suo primo modello martedì 8 novembre a Milano.


“L’obiettivo di Aehra – aggiunge Sandro Andreotti Aehra Co-founder and Chief Operating – é superare gli attuali limiti dell’auto elettrica, per realizzare una vettura capace di reinventare il mercato dell’auto elettrica di alta gamma, colmando nello scenario europeo l’assenza di un attore in grado di rappresentare il Vecchio continente nella mobilità elettrica di segmento alto”.
Questa inedita automobile supera i modelli tradizionali che contraddistinguono la categoria, si presenta come un concentrato di leggerezza e aerodinamica, innovazione e design, tecnologia e sostenibilità, bellezza e funzionalità.
“Dovremmo inventarci un nuovo acronimo – spiega Filippo Perini, Aehra Chief Design – perché non credo che la nostra vettura si possa definire semplicemente un SUV. Le dimensioni interne sonosuperiori, l’aspetto esterno è molto più aerodinamico, l’impronta a terra del veicolo è ridotta. Riducendo gli sbalzi anteriori e posteriori e allungando il passo della vettura, abbiamo creato qualcosa di veramente unico. Sono convinto che le nostre soluzioni saranno dei trend che molti altri seguiranno. Quello che ci contraddistingue è il coraggio di averle adottate ora”.
L’auto è realizzata in materiali compositi, selezionati non solo per le loro capacità meccaniche, ma soprattutto per la loro leggerezza e il basso impatto di “carbon footprint” grazie all’impiego di materiali riciclabili fino a cinque cicli e alla possibilità di utilizzare compositi da riciclo. Il veicolo, con una monoscocca interamente in fibra di carbonio, ha un passo di tre metri (per garantire grande abitabilità), una lunghezza complessiva di cinque metri e una larghezza di due. Presenta quattro ruote sterzanti e un peso inferiore alle due tonnellate.
Il powertrain, unito a batterie di ultima generazione, può permettere una percorrenza superiore agli 800 km, una soglia resa possibile anche da eccellenti soluzioni aerodinamiche
E dal miglioramento del “thermal management” delle batterie, che assicurano maggiore autonomia. L’aerodinamica attiva, inoltre, permetterà una guida sportiva e allo stesso tempo sicura, garantendo una fruizione del veicolo piacevole ed emozionante in ogni circostanza.
Altre elementi innovativi sono gli originali angoli di apertura delle portiere e i retrovisori esterni “moto GP” (così definiti per la loro somiglianza con quelli delle moto), che integrano delle fotocamere in luogo dei tradizionali specchi e contribuiscono all’aerodinamica della vettura e alla riduzione del rumore. E ancora, i cerchi, i gruppi ottici, il frontale scolpito, la fiancata pulita, il posteriore, il tetto che confluisce in un alettone.
“Abbiamo ridotto la complessità in altri elementi e aspetti della vettura – continua Filippo Perini – ma per quanto riguarda l’aerodinamica non ci siamo fatti sconti pur di ottenere innovazione. Abbiamo una vettura dal sapore premium, elegante, che saprà muoversi con grazia in ogni contesto. Oggi vediamo il risultato della contaminazione delle esperienze e delle passioni del nostro team, che ha realizzato un prodotto assolutamente futuristico”.
Ma, a sentire Nada, Aehra è anche un “Manifesto di ecosostenibilità”: “Siamo guidati dalla sostenibilità. La ritroviamo nei materiali, nella struttura, nell’estetica, nel design, nella produzione, ma soprattutto nei nostri valori. La vettura sarà totalmente in fibra di carbonio e altri materiali compositi, a partire dalla scocca fino ad arrivare ai più piccoli dettagli, dimostrando come l’attenzione a processi innovativi e sostenibili siano parte del nostro DNA. – afferma Hazim Nada Ceo – Da fisico teorico con un dottorato in matematica, mi piace pensare alla nostra vettura come a un’equazione di sostenibilità e design, che stiamo scrivendo a più mani, utilizzando le tecnologie più innovative, i materiali più avanzati come le nuove tecniche di lavorazione del carbonio riciclato e nuove forme aerodinamiche. La nostra auto è davvero un manifesto di ecosostenibilità, che riscrive le regole del gioco, cambiando il gioco stesso. Una vettura che ci trasporta non solo in una nuova era dell’auto elettrica di alta gamma, ma che cambia lo stesso modo di muoversi”.
Ora non resta che attendere i prossimi appuntamenti, per conoscere gli interni di questa prima Aehra e per vederla all’opera su strada.
Senza dimenticare che, in primavera 2023 inoltrata, arriverà un secondo modello, che oggi in Aehra definiscono “sedan” ma che, se tanto mi da tanto, saprà dire qualcosa di nuovo anche nell’ingessato modo delle berline.
